HPV 16

    DOMANDA

    Salve Dottore, mi chiamo Katia e ho 20 anni. Un mese fa ho eseguito un pap test che è risultato positivo: HPV 16,90. Il mio ginecologo, successivamente, ha eseguito la colposcopia con il seguente risultato: acetopositività assente o trasparente; margini e superficie lesione nitidi ma irregolari, frastagliati, geografici, satelliti; vascolarizzazione assente; ampiezza della lesione 15 mm, in 3-4 quandranti, con estensione endocervicale; iodocaptazione giallo debole, irregolare. Previsione istologica CIN2-CIN3
    Qualche giorno fa ho eseguito la biopsia multipla portio. Ora sto aspettando i risultati.
    Sono anni che soffro di perdite bianche, gialle, ogni tanto perdite di sangue. Ma per anni tutti i ginecologi che ho cambiato mi hanno detto che si trattava di una semplice infezione “Candida” e dunque ho preso per due anni ogni tipo di antibiotico, ovuli, lavaggi, creme vaginali. Sono mentalmente molto stanca. Ma soprattutto sono molto preoccupata, dato che il mio ennesimo ginecologo non mi da alcuna spiegazione.
    Vorrei qualche chiarimento su tutto ciò, cosa significa “con estensione endocervicale”? Quanto è grave la situazione? Ma soprattutto la lesione di queste dimensioni può regredire da sola? O dovrò fare qualche intervento?
    Vorrei anche sapere,che controlli deve fare il mio ragazzo?
    La ringrazio in anticipo. Spero che mi risponderà.

    RISPOSTA

    Gentile signorina Katia, da quello che riferisce (assenza alla colposcopia di aree acetoreattive) ,il risultato istologico della biopsia potrebbe anche essere negativa per lesioni di alto grado; pertanto aspetterei il risultato con molta serenità. Per quanto riguarda il suo fidanzato potrebbe effettuare una peniscopia presso un centro dedicato per lo studio delle malattie sessualmente trasmesse anche se il protocollo per lo screenig del cervicocarcinoma della cervice uterina non lo consiglia.Buona serata.

    Michele Dicecca

    Michele Dicecca

    ESPERTO IN PATOLOGIE DEL BASSO TRATTO GENITALE E LASER TERAPIA. Ginecologo dell’ospedale “Di Venere”, Carbonara di Bari. Nato ad Irsina (Matera) nel 1956, si è laureato in medicina Bari nel 1987 e si è specializzato in ginecologia a Modena nel 1991. Esperto nel trattamento delle patologie displastiche ed HPV correlate.
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