Hpv

    Pubblicato il: 18 Giugno 2018 Aggiornato il: 18 Giugno 2018

    DOMANDA

    Gentile dottore, avrei bisogno di un chiarimento: la persistenza dell’infezione di un ceppo ad alto rischio hpv (31)da circa 3 anni comporta l’impossibilità di regressione dell’infezione ? La persistenza dell’infezione può essere causata dall’avere un sistema immunitario non sufficientemente forte? Posso ancora sperare di debellare il virus?

    RISPOSTA

    Gentile utente, la persistenza di un genotipo ad alto rischio oncogeno per molti anni costituisce un fattore di rischio per l’insorgenza di lesioni precancerose del basso tratto genitale ; in molti casi però il virus convive con l’organismo ospite senza esercitare alcuna influenza negativa e spesso viene eliminato anche dopo molti anni (cioè non esiste una regola precisa su come si comporterà il virus nel tempo). Il motivo di tutto ciò è dato dal fatto che il virus non passa nel sangue (fase viremica) per cui non viene processato dal nostro sistema immunitario e quindi non viene distrutto in tempi brevi perché attacca le mucose dall’esterno eludendo i sistemi di controllo dell’organismo. In questi casi è sufficiente attenersi alle linee guida per la prevenzione delle malattie HPV-correlate. Avere un hpv-test positivo non vuol dire avere una lesione ma soltanto una infezione che nella stragrande maggioranza dei casi si risolve spontaneamente. Buona giornata

    Michele Dicecca

    Michele Dicecca

    ESPERTO IN PATOLOGIE DEL BASSO TRATTO GENITALE E LASER TERAPIA. Ginecologo dell’ospedale “Di Venere”, Carbonara di Bari. Nato ad Irsina (Matera) nel 1956, si è laureato in medicina Bari nel 1987 e si è specializzato in ginecologia a Modena nel 1991. Esperto nel trattamento delle patologie displastiche ed HPV correlate.
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