DOMANDA
Buongiorno Dott. sono a chiederle un consulto circa quanto segue. A marzo 2015 effettuo visita ginecologica e mi riscontrano una ectopia ghiandolare flogosata ed eseguo pap test da cui risulta presenza di cellule ASCUS. La ginecologa mi prescrive quindi HPV test. Mi trovano i seguenti ceppi: 39,56,66,68 e 51,59.
Eseguo ad aprile 2015 colposcopia con esito totalmente negativo. A ottobre cominciano i miei problemi con ricorrenti vaginiti. Eseguo tamponi vaginali e cervicali e mi trovano Ureaplasma che curo con Zitromax (effettuato tampone di controllo settimana scorsa e risulta totalmente debellata). Attualmente però permane dolore al basso ventre e alla schiena e una leggera sensazione di bruciore. Ora la ginecologa mi vuol far ripetere Pap test, colposcopia e aggiunge anche biopsia.
A me vengono parecchi dubbi :
– per prima cosa io ho un compagno che è stato operato 2 anni fa per tumore alla vescia per cui non ha più la prostata. Avendo con lui rapporti non protetti metto a rischio la sua salute ed una mia eventuale reinfezione?
– il dolore alla schiena e al basso ventre sono attribuibili al virus? Premetto che ho anche effettuato una settimana fa una trans-vaginale e non risultano segni di infiammazione pelvica
– perché la ginecologa nonostante colposcopia negativa a distanza di 8 mesi decide di fare biopsia? Devo preoccuparmi?
– infine chiedevo se può esistere correlazione tra hpv e la mia lingua sempre biancastra. Potrei averlo contratto anche oralmente? Nel caso cosa devo fare?
– riuscirò mai a guarire o mi porterò sempre dietro questo problema dell’hpv?
Ringrazio in anticipo
RISPOSTA
Le “Anomalie squamose di incerto significato” (ASCUS) rappresentano il livello più basso di alterazione riferita ad infezione da HPV. In questi casi, la “guarigione” può anche avvenire spontaneamente, senza alcuna ulteriore evoluzione. Ovviamente, però, la situazione va sempre tenuta monitorata nel tempo. E’ possibile anche eseguire una colposcopia, in cui il collo dell’utero viene osservato più nei particolari, eseguendo, se necessario anche una biopsia mirata. In base ai genotipi di HPV identificati nel suo caso, può essere razionale la scelta prevista dalla sua ginecologa. Per il resto, non c’è alcuna correlazione tra i sintomi addominali e HPV, né per quanto riguarda la cavità orale.