hpv e fecondazione assistita

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    ho 37 anni e sono affetta da hpv 16 da 10 anni, purtroppo non sono riuscita a debellarlo. Mio marito, invece, è affetto da OligoAstenoTeratospermia, quindi a breve faremo un primo tentativo di fecondazione assistita di II livello.
    Ho letto che l’HPV può causare la perdita di gravidanza e trasmettere il gene del virus agli ovociti durante la fecondazione.
    Cosa ci consiglia di fare? Inoltre, è possibile diagnosticare l’hpv nell’uomo e in particolare nel liquido seminale? Con quali esami?
    La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,

    il ceppo di HPV di cui Lei è affetta, come forse ben sa, è considerato ad alto rischio. Nel contesto della coppia il partner maschile può essere portatore dell’infezione da HPV nel liquido seminale: tale situazione, se presente, potrebbe comportare alterazioni dei parametri seminali ed aumentare il rischio di infertilità e/o di abortività spontanea: inoltre è possibile una riduzione delle percentuali di successo anche con tecniche di fecondazione assistita.

    Per questi motivi è certamente indicato nel caso di Suo marito, anche in assenza di lesioni dell’area genitale attribuibili ad espressione della presenza virale (condilomi), cercare il Papillomavirus sia nel liquido seminale attraverso una spermiocoltura sia sugli spermatozoi in particolare, attraverso sonde specifiche per ibridazione in situ (che ricercano l’eventuale adesione del virus agli spermatozoi).

    La saluto cordialmente

     

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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