hpv orale

    DOMANDA

    Gentile Dottoressa

    Sono a scriverVi perché recentemente sono angosciata da un dubbio (fondato) relativamente al papilloma virus (cavo orale).

    Ho avuto una relazione piuttosto lunga (terminata ad ottobre 2014) con una donna affetta da Hpv (diagnosticato nel 2011/2012).Abbiamo praticato sesso orale.

    Dall’anno scorso la persona risulta negativa al papilloma virus.

    Mi chiedevo se potevo essere anch’io positiva al papilloma virus orale (il test hpv ginecologico è sempre stato negativo) e in tal caso se potevo avere contagiato la mia attuale compagna.

    Non ho mai avuto sintomi di alcun genere e per questo avevo sottovalutato la cosa – per mia ignoranza totale (tutte le cose lette in internet mi avevano portato ad escludere il contagio anche perchè il test mio hpv ginecologico è sempre stato negativo). Ma ora che ho una compagna nuova e piuttosto attenta e sensibile alla questione (è sopravvissuta a due tumori: uno al seno e uno alla tiroide che le è stata asportata) ho dovuto affrontare la questione e rendermi conto del problema.

    Il pensiero è diventato assillante, in particolare sarei davvero distrutta se avessi contagiato la persona che amo (e questo sebbene in buona fede ma per una stupidità e leggerezza imperdonabile).

    Esistono esami che si possono fare a livello orale? è possibile farli senza impegnativa del medico?

    Devo dire che il mio medico di base non è stato affatto esaustivo. Sembra che la materia sfugga ai più.

    Spero potrete aiutarmi a risolvere questo problema/dubbio.

    In attesa, ringrazio e saluto

    Chiara

    RISPOSTA

    Cerco di sintetizzarle alcune notizie in merito alle modalità di acquisizione e progressione dell’infezione da HPV, che dovrebbero (spero) essere sufficienti per spiegarle che non deve preoccuparsi affatto, e che non deve fare assolutamente nulla da un punto di vista diagnostico. L’infezione da HPV è infatti molto frequente, e la maggior parte delle persone sessualmente attive la acquisisce almeno una volta nella vita. La maggior parte delle infezioni da HPV decorrono in maniera totalmente asintomatica, non causando alcuna alterazione o sintomatologia specifica, e si risolvono spontaneamente, circa il 50% nel corso di un anno, l’80% circa entro due anni. Se si evidenzia una positività del test per HPV, l’infezione è probabilmente stata acquisita molti anni prima. Dato che il virus sopravvive a lungo su cute e mucose, esso è in grado di trasmettersi anche tramite il solo contatto con la cute esterna degli organi genitali. Anche il sesso orale, anche se più raramente, può essere causa di trasmissione del virus, ma non deve essere MAI eseguito alcuno screening per rilevare la presenza del virus nel cavo orale o faringeo. In alcuni casi l’infezione può essere trasmessa da un soggetto a un altro anche molti anni dopo che una delle due persone l’ha acquisita inconsapevolmente. L’evidenza di una positività per HPV può quindi non avere nulla a che fare con l’attuale partner. Il motivo dell’inutilità di test “incrociati” tra partner è riferibile a una serie di fattori e di possibili variabili, che non consentono di correlare l’effettiva trasmissione di HPV tra due soggetti. L’infezione da HPV decorre, infatti, come ho anticipato, più spesso in modo asintomatico, e si risolve spontaneamente, per cui la negatività al momento dell’esecuzione del test nel partner non esclude che egli abbia già avuto una precedente infezione, successivamente scomparsa spontaneamente; per lo stesso motivo, la rilevazione di una positività per HPV nel partner non correla affatto con la possibilità che essa sia l’effettiva causa della trasmissione dell’infezione all’altro partner, perché egli avrebbe potuto contrarla, in modo del tutto asintomatico, molto tempo prima e con un altro partner; il rilievo di una positività per HPV, anche se ad “alto rischio”, in uno dei partner non necessariamente si associa allo sviluppo di infezione nell’altro partner, né tanto meno può essere causa certa dell’insorgenza di un tumore, che di solito si manifesta a distanza di 15-20 anni dall’infezione stessa. Piuttosto, se proprio volete tutelare il vostro rapporto presente e futuro, pensate a sottoporvi entrambe alla vaccinazione.