DOMANDA
Gentilissimo Dottore,
sono una infermiera neolaureata.
Le scrivo perchè da qualche giorno ho iniziato a lavorare come libera professionista.
Il fatto è che spesso capita che i pazienti mi chiedano una flebo o una intramuscolo composta da farmaci come antibiotici che io sinceramente ho sempre paura a somministrare per le possibili reazioni avverse che potrebbero provocare.Ho paura soprattutto di quelle gravissime tipo lo shock anafilattico.
Ovviamente mi accerto della prescrizione medica e del fatto che l ‘abbiano già utilizzato in passato,ma questo non mi basta.Ci sarebbe modo di poter essere più sicura e poter lavorare meglio preventivando ulteriori prove?
Mi dica lei come posso fare per evitare di trovarmi nei guai.
Grazie mille per la sua disponibilità.
Cordiali saluti Giusy
RISPOSTA
Carissima,
fortuntamnte l’allergia a farmaci è molto rara, in genere esiste una storia clinica del paziente ben documentata ad esempio da un ricovero in PS o da una valutazione immuno allergologica.
Come ben sa cosa diversa sono gli eventi avversi che sono accuratamente descritti nella scheda tecnica del farmaco o in maniera meno estesa nel foglietto illustrativo: tutti possono essere esposti ad eventi avversi prevedibili o meno (detti per questo “inattesi”) più o meno severi. La conoscenza specifica del profilo farmacologico e la prescrizoni in base alle indicazioni approvate del farmaco credo non sia, fortunatamente, di sua stretta competenza.
I protocolli diagnostici per l’allergia a farmci sono molto complessi e proprio per questo sono riservati solo a paziente altamente selezionati. Sconsiglio sempre vivamente di effettuare test estemporanei ad es il cosiddetto ” pomfo di prova”.
Le consiglio, inoltre, di non entrare n un circuito di faramacofobia poco compatibile con il suo ruolo professionale.
In caso di sospetto, buona norma è sempre quella di monitorare il paziente con cura nelle ore immediatamente succesive alla somministrazione del farmaco e di avere a disposizione i presidi terapeutici del caso (anche, e soprattuttto, l’adrenalina).
Saluti
Prof. A Tiri