I miomi fanno crescere il rischio di un aborto?

    DOMANDA

    Sono una 44enne , di 74 Kg (cresciuto di circa 1 Kg/anno negli ultimi 14 anni) alta 1.58 m.
    Alla eta’ di 20 e 23 anni ho auto due aborti volontari per aspirazione.
    Sono alla mia IV settimana di gravidanza e 7 giorni fa ho fatto l’esame delle hcg a 197 M e una ecografia intravaginale che ha mostrato solo pareti endometriali ispessite.
    Non ho avuto mai perdite di sangue ma manifesto spesso sensazioni di vomito, dolori tipo premestruali al basso ventre e rare volta un dolore al rene sinistro. Il seno mi si e’ ingrossato.
    Purtroppo ho 5 miomi uterini, solo 1 dei quali 1 interuterino di 2 cm, il resto esterni da 1 a 5 cm. C’e’ un’aderenza intestinale con la faccia superiore dell’utero dove il mioma esterno e’ di 5 cm.
    Oggi il medico aziendale mi ha detto che al tatto la cervice e l’utero appaioni di 6/7 settimane (impossibile) e mi ha spiegato che puo’ essere a causa dei miomi che crescono.
    Sto soffrendo un profondo stato di ansia per paura di un aborto spontaneo.
    Ho chiesto oggi: sono a rischio aborto anche senza perdite di sangue? Risposta onesta: “si! Lei e’ ad alto rischio causa eta’, sovrappeso e miomi.”
    Le chiedo se davvero dovrei attendermi nel 85% dei casi davvero un aborto spontaneo perche’ la cosa e’ per me ancora poco chiara.
    Da 2 ginecologhi in Spagna dove ero in vacanza mi e’ stato suggerito di interrompere la gravidanza, trattare i miomi con embolizzazione e poi praticare una inseminazione artificiale.
    Che fare?
    Grazie

    RISPOSTA

    Buongiorno,
    età e miomi aumentano senza dubbio il suo rischio di abortività, ma consiglio di procedere per passi:
    1) valutare la gravidanza in corso. Ripeta la Bhcg e poi una ecografia. Se procede bene e passa il primo trimestre, rimane il problema dei fibromi. Nella nostra esperienza molte gravidanze procedono comunque bene, per quanto rimanga una gravidanza cosidetta “a rischio”. Un eventuale parto pretermine è una evenienza possibile ma poi non così probabile.
    2) Se abortisce, tentare di embolizzare 5 fibromi in diverse posizioni per poi ricorrere ad una fecondazione assisita ( a quel punto a 45 anni) è tecnicamente difficile, non privo di rischi per una gravidanza, e di non sicura efficacia. Tralasciando inolte le scarse percentuali di successo di una fecondazione a 45 anni.
    3) Operare per rimuovere i fibromi pone il rischio di rottura d’utero in eventuale successiva gravidanza, oltre alla perdita di tempo di intervento+convalescenza.
    Considerato tutto, una gravidanza spontanea sarebbe ideale, lasciando i fibromi dove sono ( con l’unico dubbio di quello piu’ interno, da valutare la sua possibile rimozione per via isteroscopica) Ma è ovvio che è un compromesso.

    Gianluca Benassi

    Gianluca Benassi

    Specialista dal 2008 al 2012 del “Progetto chirurgia ginecologica, mininvasiva e oncologica” dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, oggi libero professionista presso la casa di cura “Città di Parma”. Nato a Parma nel 1975, si è laureato in medicina nel 2001 per specializzarsi in ginecologia nel 2006. È dottore di ricerca in scienze ostetriche e ginecologiche presso […]
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