Identità sdoppiata, delega sessuale, rapporto a 3?

    DOMANDA

    Salve dottore,
    vi racconto: un paio d’anni dopo perduti i miei, in un raro momento di gioia conobbi una “bomba del sesso” a una cena; causa lontananza-lavoro, fantasticammo di oscenità sessuali per chat vedendoci di rado. Dovevo ricostruire la mai vita, ero solo, casa nuova, nuovi amici e molta solitudine, molto stress e deficit di energie psicofisiche che nei nostri incontri sessuali arrivarono a farmi subire la sua verve dominatrice.
    Ci innamorammo per affinità elettive, in poche occasioni dove io guidai in maniera più “soft”, ebbi degli orgasmi. Dopo mesi insieme di miei “blackout energetici” ci mollammo. 2 mesi dopo la ricontattai (chat/telefono) ossessionato da una fantasia su un rapporto sessuale a tre, dove il terzo(uomo)era a nostro “uso-tramite” per “legarci” sessualmente; la cosa non si fece perché ci sentimmo più innamorati di prima, pure se nella masturbazione entrambi ci pensavamo con altri, di rado facendo sesso tra di noi. Ci rivedemmo, e la fantasia “2+1” scomparve chiudendoci in un nucleo privato ma, masturbandomi io la immagino farlo con ombre/uomini “senza connotati”:lei gode a usarli, o si fa usare senza amarli, questo mi fa venire,mentre lei mi immagina prendere ragazze vedendomi di spalle.
    Per me al centro di tutto c’è sempre lei, non guardo/desidero altre donne, saperla felice mi commuove di gioia, ma questo “addolcisce” tutto e spegne il lato eccitante, ho l’erezione ma mentre lo facciamo non riesco ad avere fantasie “porche” o sue immagini fisiche eccitanti pur adorandone ogni millimetro,tendo piuttosto a vivere quel momento, per stare insieme, eppure non vengo mai, mi sembra di non saper unire la lei “porca” alla lei “angelo”, non capisco se ho paura di non essere all’altezza, o se è la mia vita personale disastrata la causa di tutto, quando la sua pure se solitaria, è soddisfacente economicamente. In effetti non so più cosa pensare o cosa fare.
    Grazie, un saluto

    RISPOSTA

    Quella che lei descrive è una situazione complessa che non può essere compresa con sicurezza dalle poche cose che contiene il suo messaggio, talvolta nemmeno molto chiare. In ogni caso è possibile fare l’ipotesi, ma solo l’ipotesi, che lei si sia abituato, anche in masturbazione, a fantasie erotiche piuttosto estreme, cui lei non si sente di lasciarsi andare ora quando ha un rapporto sessuale con la sua ragazza perché adesso è coinvolto sentimentalmente in modo potente (mentre nei precedenti rapporti prevaleva l’aspetto puramente fisico) e quindi vuole “rispettarla”. In questo modo lei si priva di una fonte importante di eccitamento sessuale (importante soprattutto per lei che in masturbazioni è abituato a fantasie “forti”) e in questo modo non raggiunge il piacere. Se questa ipotesi fosse vera, allora i casi sono due: o cerca di masturbarsi con fantasie erotiche più contenute (in modo da riabituarsi a stimoli sessuali più tranquilli) oppure reintroduce le fantasie erotiche preferite anche nel rapporto con la ragazza, senza vergognarsene (in gran parte dei casi le persone durante i rapporti sessuali hanno fantasie erotiche trasgressive, perché queste contribuiscono all’eccitamento sessuale e quindi sono utili e funzionali).

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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