idratazione viso

    Pubblicato il: 9 Settembre 2010 Aggiornato il: 9 Settembre 2010

    DOMANDA

    Salve sono un ragazzo di 26 anni.Volevo sapere perchè la pelle va idratata dopo la detersione? Il sebo con le creme non si altera? Non sarebbe meglio detergere delicatamente lasciando quindi il giusto sebo senza bisogno di mettere nessuna crema? Io ho provato mille prodotti della farmacia,inizialmente non guardavo l’inci,ultimamente invece lo guardo e compro solo prodotti senza conservanti e profumi. Al posto di comprare prodotti con diversi ingredienti non sarebbe meglio acquistare direttamente il principio attivo puro utile per la pelle? Per esempio io volevo consigliato da lei un detergente naturale che rispetti al massimo la pelle del viso,a giorni mi arriva il sapone di aleppo,con soli 3 ingredienti,lei che ne pensa? Volevo consigliato anche un idratante lenitivo che non alteri la funzione del sebo,questo da usare solamente quando mi capita di avere la pelle un pò secca,intendo proprio solo il principio attivo,che ne so Olio di mandorle puro,aloe vera puro,non so. La ringrazio

    RISPOSTA

    Caro lettore,

    come da te suggerito, detersione e idratazione sono due facce complementari dell’igiene cutanea per cui cercare di ottenere un equilibrio ottimale. Una eccessiva detersione può disidratare la cute e, viceversa, una esagerata idratazione può avere effetti negativi su una buona detersione cutanea.
    La detersione della cute è fondamentale per l’eliminazione delle impurità dalla cute. Esistono differenti “varietà” di sporco: lo “sporco idrosolubile” derivante ad esempio dal sudore, lo “sporco liposolubile” causato dal sebo e dallo smog, e lo “sporco insolubile” provocato da particelle solide originate dalla desquamazione cutanea e da sostanze estranee. Ne consegue che, per ottenere una buona detersione, è necessario utilizzare prodotti con funzioni multiple in grado di agire sui differenti tipi di impurità cutanee.. Un detergente cosmetico può contenere, accanto ad alcuni ingredienti essenziali, come i tensioattivi schiumogeni, eventuali ingredienti secondari, quali sostenitori di schiuma, antibatterici, coloranti e profumi. La pelle del soggetto secca e sensibile o seborroica, può influenzare, a sua volta, la scelta del detergente. Quindi, fornire indicazioni su un detergente non conoscendo il tipo di pelle per cui verrà utilizzato può non essere agevole. Il sapone di Aleppo cui il lettore fa riferimento, ha una storia millenaria ed è costituito unicamente da grassi di origine vegetale con presenzadi una percentuale di olio di oliva e alloro che raggiunge il 60%. E’ un detergente delicato ottimale per pelli sensibili.
    La detersione, riducendo la componente lipidica superficiale, può accompagnarsi ad una maggiore perdita di acqua attraverso la pelle e quindi ad una maggiore secchezza della cute che rende necessario l’impiego di sostanze idratanti. Non solo i detergenti ma anche il clima e fattori genetici possono influenzare la secchezza cutanea. L’uomo non può vivere in un ambiente costantemente favorevole all’idratazione della propria pelle ed, al contrario, si stanno diffondendo comportamenti e situazioni ambientali (si pensi al largo impiego dell’aria condizionata) in contrasto con la naturale fisiologia cutanea.
    Idealmente, perché si ottenga un persistente effetto idratante non è sufficiente aggiungere grassi alla superficie cutanea ma è utile stimolare le cellule epidermiche a sintetizzare lipidi che riempiano, per così dire, gli spazi intercellulari dello strato corneo. Si possono distinguere svariate categorie di agenti idratanti. Le più comuni sono le seguenti: (1) sostanze umettanti che aumentano la ritenzione di acqua nel corneo e che comprendono sia piccole molecole fortemente igroscopiche, come il glicerolo, il sorbitolo e il glicole propilenico, che macromolecole che, proprio a causa dell’elevato peso molecolare, sono fortemente igroscopiche e formano un film semipermeabile di superficie (acido ialuronico in forma denaturata o idrolizzata, liposomi, niosomi, ecc), (2) filmogeni che riducono la perdita idrica transepidermica mediante un film occlusivo lipidico, come emulsioni olio in acqua (O/A) o acqua in olio (A/O) o plurifasiche O/A/O e A/O/A, con proprieta’ idratanti maggiori rispetto alle formulazioni tradizionali, (3) svariate molecole cosmetologicamente attive naturali o di sintesi per le quali le prove di efficacia possono essere variabili. Dunque, anche il mondo delle sostanze idratanti è complesso. Il lettore ambisce ad una semplicità che, purtroppo, non è proponibile in campo cosmetico. Le tecnologie disponibili offrono prodotti sempre più raffinati e complessi in grado di rispondere alle esigenze più varie degli utenti. Tuttavia, come per la dieta, il miglior test è quello d’uso. Come direbbero gli inglesi, “the proof of the pudding is in the eating”!

    Luigi Naldi

    Luigi Naldi

    Dermatologo degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Nato a Chioggia (Venezia) nel 1954, si è laureato in chirurgia e medicina all’Università di Pavia, specializzandosi in allergologia e dermatologia presso lo stesso Ateneo. Dal 2003 è presidente del Centro Studi Gised (Gruppo italiano studi epidemiologici in dermatologia), centro di ricerca in dermatologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo.
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