idrocefalo in soggetto adulto

    Pubblicato il: 11 Marzo 2012 Aggiornato il: 11 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve,
    Le scrivo in merito ad un caso di idrocefalo in un 70enne, accertato tramite risonanza magnetica.
    In un primo momento, davanti all’opzione di operare o meno, non essendoci sintomi rilevanti, l’interessato aveva preferito rinviare la cosa.
    Tuttavia, negli ultimi giorni, l’ammalato ha cominciato a mostrare sintomi di vera e propria demenza (vede cose che non esistono, costruisce storie immaginarie, ha paura per cose inesistenti).
    Vorrei sapere se si tratta di episodi legati alla patologia di cui è affetto e se possono essere semplici “crisi” passeggere oppure occorre intervenire. E soprattutto, qualora fosse necessario l’intervento, vorrei sapere se va fatto con urgenza, il mio timore è che ci possano essere rischi a far trascorrere i tempi di attesa che ci sono stati prospettati, che sono di circa 3-6 mesi?

    RingraziandoLa anticipatamente per la disponibilità, Le invio cordiali saluti.

    RISPOSTA

    l’idrocefalo dell’anziano (idrocefalo normoteso) è caratterizzato in fase sintomatologica da disturbi cognitivi (rallentamento, difficoltà di concentrazione, disturbi della memoria), disturbi sfinterici (urgenza, incontinenza urinaria), disturbi della marcia (a piccoli passi e base allargata).
    le consiglio di contattare un neurologo e di verificare se il suo babbo rientra in questa sindrome.
    l’intervento è indicato in presenza di alcuni di questi sintomi e se ci sono evidenze strumentali di alterazione della dinamica liquorale (richiede una valutazione invasiva)