Igm tipo kappa

    Pubblicato il: 7 Marzo 2010 Aggiornato il: 7 Marzo 2010

    DOMANDA

    Buongiorno Dott., mio marito (39 anni) l’anno scosrso facendo degli esami scopre di avere il componente monoclonale in zona gamma globuline Igm tipo kappa pari al 2.1. Il medico di famiglia lo sottopone a ulteriori esami, dove viene riconfermato questo componente. Allora ci consiglia di sentire un ematologo.
    L’ematologo ci rassicura dicendo che non c’e’ nulla di cui preoccuparsi. Ma ecco che dopo un anno rifacendo gli stessi esami riappare questo valore.
    Io mi chiedo, e soprattutto lo chiedo a lei. Possiamo stare tranquilli oppure e’ meglio ricontattare l’ematologo per un ulteriore visita?
    E poi infine aggiungo, in attesa di una sua risposta, con un valore cosi’ basso, cosa ci si puo’ aspettare in futuro? che possa aumentare o rimanere costante e vivere una vita tranquilla?
    mi scuso se le ho fatto tutte queste domande.
    grazie e buon lavoro.

    RISPOSTA

    Come primo principio si ricordi che le cose anche in campo medico che si scoprono per caso e quindi non sono correlate a problemi clinici specifici non possono essere gravi ! Il collega ematologo ha ragione, oggi avere un picco monoclonale come ha suo marito non significa avere la malattia (e per inciso quello a cui guardare è il mieloma multiplo). La gammopatia monoclonale è una condizione parafisiologica che puo’ rimanere cosi’ silente anche tutta la vita e non necessariamente deve degenerare e portare ad una malattia sistemica come il mieloma. Pero’ una volta scoperta è giusto tenerla sotto controllo e un controllo annuale è piu’ che corretto. Si ricordi poi che con i “se” si arriva molto lontano ma è sbagliato ragionare cosi’ quindi è inutile fare ulteriori esami, riavvicinare i controlli e il mio suggerimento è di proseguire pur con una minima angoscia come vi è stato suggerito. Spero di essere stato chiaro e soprattutto mantenetevi sereni, siete giovani
    dr.Jankovic

    Momcilo Jankovic

    Momcilo Jankovic

    EMATOLOGIA PEDIATRICA. Responsabile dell’unità operativa day hospital di ematologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza. Milanese, classe 1952, si è laureato all’Università Statale della sua città nel 1981 e poi specializzato in ematologia, pediatria e anestesia e rianimazione. È anche docente a contratto in pediatria all’Università di Milano-Bicocca.
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