DOMANDA
gnt.mma dott.ssa, in oggetto è la descrizione microscopica dell’escissione di un nevo in sede addominale 13/07/11 ; Macroscopicamente:lembo cutaneo di cm1 di asse maggiore.
Alla dermoscopia si presentava a margini regolari non ulcerato con lievi segni di regressione;
Diagnosi:Melanoma non ulcerato a diffusione superficiale in fase di crescita radiale,infiltrante il derma papillare(II livello di ClarK);spessore inferiore a o,5mm.
Non evidenza di mitosi,infiltrazione vascolare e perineurale.Scarso infiltrato linfocitario peritumorale.
Margini indenni.Dopo biopsia escissionale,il 28/09/11 si è proceduto ad successivo intervento di radicalizzazione.E’ stata richiesta eco fegato e linfonodi inguinali;Sono disorientato;Il derematologo è ottimista ma io non ho ben capito quali rischi ci sono se l’intervento è stato radicale!Può dirmi qualcosa?
Grazie
RISPOSTA
Gentilissimo lettore,
la descrizione istologica sembra allinearsi con l’atteggiamento del suo dermatologo di fiducia.
Quando viene asportata un lesione sospetta che si rivela un melanoma è procedura consueta provvedere al riallargamento, così le indagini ecografiche costituiscono un approfondimento.
Cordiali saluti