Il viagra può davvero aiutarmi a superare la mia ansia da prestazione?

    DOMANDA

    Gentile dottore,

    Spero di poter ricevere un aiuto (seppur via web) per quanto mi è successo in questa ultima settimana per la prima volta nella mia vita. Sono un ragazzo di 27 anni, di buona salute, faccio sport e non ho mai avuto problemi di erezione fino alla scorsa settimana. Per tutto il mese di novembre mi sono frequentato con due ragazze avendo rapporti con entrambe e senza nessun tipo di problema, finchè ho deciso un giorno (anche per coerenza) di proseguire la frequentazione solo con una di esse. Fino alla scorsa settimana, ho avuto rapporti con lei senza problemi e con una erezione che soddisfaceva senza problematiche. Una sera però, preso probabilmente dalla foga emotiva e del sentimento che provo con lei iniziando ad avere il rapporto con lei, la mia erezione è scesa e non c’è stato modo di riprenderla. Per motivi anche virili, mi sono inventato una scusa e ho fatto finta di sentirmi poco bene per evitare l’argomento, idem questa settimana quando si è ripetuta la stessa cosa. In questo momento sono parecchio in crisi, ho un blocco che sento all’altezza del diaframma e un’ansia che continua a perseguitarmi che mi fa vivere male ogni cosa. Paura di non riuscire più ad avere un’erezione, paura di perderla, mangio poco quando prima mi abbuffavo senza un domani e inoltre non mi sento più attratto in nessun modo da nessuna, mi sento come alienato e continuo a fare prove su me stesso per vedere e capire se tutto funziona correttamente e anzichè, far venire tutto nella maniera più naturale sto sforzando tutto.

    Ho prenotato una visita dal mio medico base in questi giorni per farmi prescrivere un aiuto per sistemare quantomeno il problema dell’erezione (ma funziona con tutta questa ansia?) e vedere se anche psicologicamente può aiutarmi un pochino a riprendere la mia strada correttamente.

    Voi che ne pensate? Vi ringrazio di cuore per tutte le risposte che mi darete.

    Alex.

    RISPOSTA

    L’ansia fisiologicamente ostacola in ogni soggetto di sesso maschile l’erezione e quindi, come sembrerebbe nel suo caso, se un uomo nel momento in cui si trova in una situazione in cui potrebbe avere un rapporto sessuale con una donna ha pensieri ansiogeni (come appunto quelli relativi al timore di perdere l’erezione), allora tale ansia da prestazione può influenzare l’erezione stessa in senso negativo. Ciò dipende dal fatto che lei, dal giorno in cui ha avuto un occasionale calo dell’erezione (cosa che può accadere a chiunque), ha cominciato a preoccuparsi per la sua prestazione sessuale e quindi a provare ansia nel momento cruciale, così creandosi problemi di erezione che hanno a loro volta confermato le sue preoccupazioni e così via in un circolo vizioso che può autoperpetuarsi. L’uso di un farmaco come il Viagra potrebbe risolverle il problema, ma poi tutto dipende da cosa accadrà nel momento in cui lei deciderà di sospenderne l’assunzione. Se nel frattempo lei si sarà rassicurato e l’ansia sarà calata, tutto potrebbe procedere bene; se invece lei tenderà ad attribuire al farmaco il suo positivo funzionamento sessuale (e non alla riduzione dell’ansia), allora la mancata assunzione del farmaco potrà indurle ansia e timore di fallimento, dando nuovamente inizio al circolo vizioso sopra delineato. In questo caso probabilmente la consulenza di uno psicosessuologo potrà essere indicata.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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