Impianto dentale

    Pubblicato il: 2 Agosto 2010 Aggiornato il: 2 Agosto 2010

    DOMANDA

    Gent.mo dott. Callioni,

    sono un ragazzo di 36 anni e le scrivo perchè avrei intensione di farmi un impianto su un molare inferiore che mi manca oramai da 6 anni.
    vengo subito alle domande:

    attualmente qual’è la tecnica migliore e meno invasiva?
    Prendere l’impronta dentale per preparare una “dima” è sempre necessario o è sufficente la panoramica?
    Il mio odontoiatra mi ha parlato di tecnica “Flapness” o nome simile, lei che ne pensa?
    Potrei avere problemi di rigetto?

    Sicuro di un benevolo interessamento, saluto distintamente.

    Luca

    RISPOSTA

    Egr. paziente,

    oggigiorno la pratica implantologica è molto diffusa, e la tipologia di impianti utilizzata si basa pressochè esclusivamente sull’osteointegrazione, cioè l’integrazione dell’impianto con l’osso. Un odontoiatra con una valida preparazione ed esperienza è in grado di intervenire ambulatoriamente riducendo i rischi dell’intervento che, ripeto, ormai è divenuto di routine.
    Quella che lei definisce “dima” è una pratica a discrezione del dentista, ed è utile per più facilmente identificare la posizione topografica in cui inserire l’impianto.
    Parlare di rigetto è sostanzialmente improprio, nella misura in cui a volte l’inserimento dell’impianto può non avere successo. In tal caso, nella norma, l’intervento viene ripetuto dal dentista stesso.

    Cordiali saluti

    Roberto Callioni