Incompatibilità rh

    Pubblicato il: 15 Maggio 2018 Aggiornato il: 15 Maggio 2018

    DOMANDA

    Buongiorno dottore, scrivo per una preoccupazione che ho riguardo il “futuro riproduttivo” di mia figlia, che attualmente è solamente una neonata… mi spiego: mia figlia ha come gruppo sanguigno 0 negativo. So che, in caso abbia una gravidanza e il padre del bambino fosse rh positivo, ci sarebbe il rischio che anche il feto possa essere rh positivo e che quindi ci sia incompatibilità. So che per evitare il rischio che la gestante sviluppi anticorpi contro il feto, si somministra una immunoprofilassi ogni qualvolta che il sangue della madre può venire a contatto con il sangue del feto (ad esempio dopo il parto o dopo un aborto o dopo manovre invasive tipo amniocentesi). Il mio dubbio è il seguente: se ogni volta che un sangue rh positivo entra a contatto con un sangue rh negativo, la persona rh negativo può immunizzarsi e produrre anticorpi, questo potrebbe verificarsi anche in mille altre situazioni, oltre che durante la gravidanza. Ad esempio, io sono a positivo e vivendo con mia figlia che è 0 negativo, ho paura che magari in futuro utilizzando le stesse forbicine per le unghie, o magari lo stesso rasoio o altre mille situazioni in cui potrebbe venire a contatto col mio sangue potrebbe immunizzarsi contro il fattore rh positivo e quindi avere problemi durante la gravidanza. O ad esempio io ora la sto allattando ma a volte a causa di ragadi al seno perdo un po’ di sangue con la quale mia figlia entra a contatto.. dovrei dopo ogni “evento a rischio” farle la profilassi per evitare che sviluppi gli anticorpi? cioè, in pratica dovrei stare attenta che non venga mai a contatto con il mio sangue, come se avessi una malattia infettiva? o se andrà all’asilo, dove i bambini si mordono e si graffiano, devo preoccuparmi che se entrerà a contatto con il sangue di un bimbo rh positivo si immunizzerà? Sono molto in ansia ed essendo mia figlia neonata mi spaventa l’idea di passare i prossimi 30anni con l’angoscia che, convivendo, possa prima o poi entrare a contatto con il sangue mio o del padre o del fratello (in famiglia siamo tutti rh positivi a parte lei)… basta davvero così poco per immunizzarsi?se dovesse in futuro fare un lavoro in ambito medico, e pungersi con un ago di un paziente rh positivo, dovrebbe fare ogni volta l’immunoprofilassi? scusi non so se il quesito è chiaro, spero di essermi spiegata bene, vorrei capire se questi eventi possano scatenare la risposta immunitaria in una persona rh negativa oppure no. grazie mille.

    RISPOSTA

    Buongiorno. Capisco il suo stato d’ansia, ma le sue preoccupazioni sono assolutamente ingiustificate. L’immunizzazione verso un gruppo sanguigno diverso dal proprio e nello specifico verso l’antigene Rh non avviene mai per eventi come quelli da lei descritti.

    Cordiali saluti,

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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