DOMANDA
Salve, ho 22 anni e studio all’università. Sono una persona di giorno serenissima. Studio con piacere. Attualmente l’unica mia preoccupazione è quella di non riuscire a trovare un lavoro e di terminare presto l’università. E’ da circa dall’età di 16 anni che di notte mi capita spesso di fare degli incubi. Ad oggi mi succede solitamente ogni notte. Quasi sempre, come anche per i sogni, al mattino non ricordo cosa e se ho sognato. I miei incubi riguardano fatti catastrofici, assurdi… Alcune volte mi fanno semplicemente piombare in posti o in situaz che io odio, nelle circostanze più estreme. Altre volte mi tormentano mettendomi al centro di eventi drammaticissimi e assurdissimi. Secondo l’incubo di stanotte: ero fuori il portone di casa e ho assistito al blocco della finanza che fermava i conducenti delle auto, presunti evasori fiscali. Uno di questi dopo aver inveito contro i finanzieri si è ripresentato nella zona del blocco (ormai abbandonato dalla finanza) con un tir di bidoni enormi di alcool e acqua ossigenata per ridurre in macerie la mia strada. I passanti ed io impedivamo che ciò accadesse tagliando l’enorme miccia. Ora, non riesco proprio a capire da cosa dipenda questa costante situazione di tristezza, disperazione, dolore e terrore che sono inevitabilmente costretto ad attraversare così frequentemente di notte. E’ davvero assurdo che per fatti così insignificanti debba ridurmi in lacrime e farmi possedere da tachicardia e sudorazione eccessiva.
RISPOSTA
Incobi notturni sono eventi frequenti in situazioni di stress, o in corso di disturbi d’ansia o altri disturbi mentali, a volte anche per determinate malattie fisiche o per l’uso di sostanze. In genere l’incubo determina il risveglio della persona, con piena coscienza di aver sognato e con la capacità di ricordare il sogno. Un disturbo diverso anche se somigliante è il disturbo da terrore nel sonno (pavor nocturnus), caratterizzato dal brusco risveglio con grida, sudorazione, tachicardia e intenso terrore, ma con disorientamento e amnesia (dimenticanza) dell’episodio al mattino.
Solitamente questi disturbi non richiedono un trattamento specifico, anche se talora può essere utile l’uso di farmaci ansiolitici o antidepressivi; tuttavia è necessario riconoscere e trattare eventuali disturbi associati.
Perciòè bene approfondire le circostanze del disturbo, in particolare se una persona convivente è in grado di riferire le caratteristiche del disturbo e valutare più in dettaglio possibili fonti di preoccupazione o stress psicofisico, a volte non immediatamente riconosciute dalla persona. E’ consigliabile parlarne con un medico che potrà suggerire eventuali esami (elettroencefalogramma, polisonnografia ecc.)