DOMANDA
Egr. Dott. Bertuzzi,
mi chiamo Laura e le scrivo perché vorrei informazioni circa la dieta corretta da proporre ad un diabetico di tipo 1.
Circa 7 anni fa, all’età di 26 anni, mio marito ha saputo di soffrire di questa malattia. Proprio la casualità di questa scoperta ha fatto sì che il diabete venisse diagnosticato in una fase iniziale e che potesse essere trattato solo con un’iniezione di insulina “lenta” alla sera in minima quantità e con una dieta estremamente accurata. Questo ha permesso di tenere la malattia stabile e sotto controllo in tutti questi anni, scongiurando per ora ogni peggioramento.
Essendo la dieta un tassello fondamentale per la buona riuscita del trattamento, abbiamo cercato di imparare a calcolare i carichi glicemici degli alimenti ma è un campo piuttosto complicato.
La ringrazio anticipatamente: qualsiasi consiglio sarà ben accetto.
Cordiali saluti.
Laura
RISPOSTA
Lo schema insulinico consigliato nella terapia del diabete mellito di tipo 1 è quello che prevede una insulina lenta a coprire il fabbisogno insulinico basale e insulina rapida ai pasti (schema basal bolus). In genere la sola insulina basale non riesce a controllare le escursioni glicemiche dopo i pasti.
I rischi di questo approccio terapeutico sono:
-il paziente si somministra una dose elevata di insulina lenta per coprire in parte il rialzo glicemico dopo i pasti, con il rischio di avere ipoglicemie durante le condizioni di digiuno o di attività fisica;
-una alimentazione sbilanciata molto povera in carboidrati e ricca di grassi e proteine
-un controllo inefficace delle glicemie dopo i pasti con rialzo dei valori di HbA1c.
Nel suo caso però potrebbe essere anche possibile che abbia una buona funzione residua pancreatica in grado di compensare la glicemia dopo i pasti… certo è una situazione del tutto straordinaria.
E’ vero comunque che si possono limitare le oscillazioni glicemiche dopo i pasti scegliendo alimenti a basso indice glicemico in modo da ridurre il carico glicemico totale. A tal fine si potrebbero privilegiare cibi integrali, ricchi di fibre. Un buon nutrizionista vi può poi fornire alcuni consigli specifici (privilegiare cotture al dente, mescolare proteine e carboidrati…). Oggi sono anche in commercio diversi prodotti con indice glicemico noto e di valore molto contenuto.