DOMANDA
Egr. dott. buongiorno.
Ho un nipotino di 10 mesi, allattato unicamente al seno fino ai 6 mesi. Svezzamento regolare (carote, zucchini, farina lattea) fino a quando il piccolo intorno ai 7 mesi ha mangiato un omogeneizzato di pollo e ha vomitato ininterrottamente dopo circa 2 ore dal pasto, con conseguente ricovero in PS per ristabilire l’apporto idrico. Da quel momento ci sono stati altri tentativi di somministrare carne di pollo (a cui è risultato allergico) ma anche carne di manzo perché vomita dopo circa 2 ore. Attualmente mangia solo farina lattea, farina di riso, yogurt, oltre all’allattamento al seno a un paio di volte al giorno.
Eseguiti diversi esami e test, ma fortunatamente tutti negativi.
Il bambino cresce comunque, per cui la pediatra non decide variazioni al regime presente.
So che nel passato si era presentato un caso simile (Buonasera,ho una nipotina di 15 mesi,allattata al seno fino ai 5 mesi.Svezzamento regolare fino a un giorno in cui la piccola intorno ai 7 mesi ha vomitato dopo circa 2 ore dal pasto.Da quel momento non siamo più riusciti a darle la carne di qualsiasi tipo ,perché pur mangiandola volentieri vomita dopo circa 2 ore), ma non è mai stato riportato il seguito.
Grazie e saluti
RISPOSTA
Guardi, non trovo la lettera del caso simile da Lei citato, ma Le assicuro che ogni caso va studiato a sé, senza cercare somiglianze superficiali con altri. L’allergia alimentare nell’infanzia deriva da una prima sensibilizzazione all’alimento o ad altri alimenti contenenti gli stessi allergeni, quindi l’episodio del vomito incoercibile è avvenuto dopo diverse assunzioni di prodotti contenenti carne di pollo, oppure perchè aveva sviluppato sensibilizzazione a proteine dell’uovo, assunte in precedenza. Una eventualità molto più rara è rappresentata dalla possibile sensibilizzazione attraverso il latte materno, nel caso la madre fosse molto ghiotta di uova. Mi appare invece alquanto strana la sintomatologia identica quando assume altri tipi di carne (allergia raramente o mai riportata a quell’età); direi che dovremmo sapere quali tipi di esami sono stati effettuati, ed in base a quali il bimbo è “risultato allergico” al pollo (o ad altre carni?). Un pediatra competente in allergologia può facilmente indirizzarvi. Mi sembra che il consiglio della vostra pediatra sia equilibrato e giustificato. Non so quale sia il vostro quesito, se voleva sapere “il seguito” del “caso simile”, purtroppo non posso aiutarla, non vi è stato un seguito a me noto.