DOMANDA
Salve Dottore,
tutta l’estate mia figlia ha presentato con varie recidive manifestazioni cutanee , anche importanti, sotto forma di ascessi purulenti.
Una volta in pronto soccorso l’hanno fatta curare con amoxillina, sparite per un mese e poi ricomparsa anche più aggressiva (nella zona tronco e arti). Rivoltami ad un dermatologo, ho fatto un antibiogramma dal quale è emersa infezione da stafilococco aureo resistente solo a Penicillina e ampicillina. La cura prescritta non è stata con antibiotico sistemico , ma con terapia locale a base di crema Altargo e bendaggio occlusivo di ogni ascesso. La manifestazione (con più di 20 ascessi) è andata via via regredendo e per un mese non si è più manifestata. Ora un nuovo ascesso nella zona perinatale. Il dermatologo è contrario ad una cura antibiotica per non renderlo più resistente: ma possibile che non si possa debellare? Non le dico il dolore che sta provando la mia bimba (la zona infetta è davvero fastidiosa) e le cicatrici che questi ascessi le stanno lasciando sulla pelle, è impietoso. Mi può dare un suo parere? Sono disperata..
RISPOSTA
Probabilmente lo S. aureus è meticillino resistente e, pertanto, resistente anche a tutta una serie di antibiotici, non solo a penicillina (ampicillina è la stessa cosa). La patologia cutanea recidivante appare chiara per quanto riguarda la causa, se è stato isolato il microrganismo S. aureus: tuttavia difficile è l’approccio terapeutico in quanto bisogna valutare le condizioni generali di sua figlia, abitudini igieniche, alimentazione (importante), allergie, eventuali particolari caratteristiche della cute. Da quel che mi scrive, non è possibile ipotizzare oltre. Peraltro la antibioticoterapia sistemica va valutata con attenzione, in quanto avrebbe anche l’effetto di alterare la flora batterica residente sulla cute le cui funzioni di difesa sono ben note. Mi auguro che il dermatologo consultato la possa indirizzare ad un Istituto Dermatologico specializzato. Cordiali saluti.