DOMANDA
Buongiorno,
chiedo cortesemente un opinione per un problema molto molto fastidioso che mi trascino senza tregua da quasi 3 anni. Ho un’infezione vaginale da candida che mi dà prurito persistente, senza nessuna forma di miglioramento e recidiva, ma costante nel tempo a discapito delle diverse terapie effettuate. Ho provato praticamente tutti i farmaci topici, alcuni per via orale, terapie naturali, fermenti lattici, dieta, lavande con bicarbonato, veramente di tutto. Non c’è il minimo accenno di miglioramento. La candida mi ha suscitato inoltre ripetuti episodi di cistite, per cui ora prendo quotidianamente e perennemente dei prodotti preventivi. Credevo di essere vicina alla soluzione quando ho avuto un tampone positivo per candida lipolytica, resistente a Diflucan e tutto il resto ma sensibile ad Amfotericina B. Quest’ultima non ha funzionato ma temo mi sia stata prescritta in dosaggio troppo basso (compresse prese in Svizzera, 2 da 100 mg al giorno per 8 gg mi pare). Ho effettuato poi visita immunologica, ma avendo fatto nel frattempo altri tamponi risultati negativi, non mi è stato prescritto niente. A fronte di questo disturbo riscontrabile anche solo visivamente da qualsiasi ginecologo, i tamponi (sia prima che dopo quell’unico risultato utile) sono sempre negativi. Perchè così spesso non riescono a individuare un’infezione che senza alcun dubbio è presente? Dove posso andare per avere un’analisi accurata che dia delle risposte?
Grazie..
RISPOSTA
Purtroppo alcune informazioni che potrebbero aiutare a chiarire il suo problema non vengono fornite. La sua età, le sue abitudini sessuali, per esempio, ma anche quali sono i “prodotti preventivi” che lei assume “perennemente”. Potrebbe darsi infatti che tali sostanze, eliminando sistematicamente la necessaria flora batterica residente in vagina (la cui presenza è fondamentale), lascino campo libero allo sviluppo della candida, anche se non sempre in quantità sufficiente per positivizzare l’esame microbiologico del tampone. Per quanto riguarda la sua età, infine, le variazioni ormonali fisiologiche, con il loro influsso sulla mucosa vaginale, potrebbero giocare un ruolo nel favorire il persistere della sintomatologia da lei riferita. E’ in queste direzioni che potrebbe indagare.