infezione vaginale non identificata

    DOMANDA

    Gentile dottor Camporese,
    sono una ragazza di 26 anni e da molto tempo soffro di una infezione vaginale molto fastidiosa, che nessuno specialista riesce a identificare nè a debellare. Dai numerosi tamponi vaginali non è mai emerso niente, solo gardnerella nei primi tempi, che poi è stata curata, ma senza significativi miglioramenti. Poi mi hanno riempito di antimicotici per la candida, ma continuo ad avere perdite bianche, bruciore, prurito e dolore nei rapporti. Dalla coprocoltura e dall’esame parassitologico delle feci che ho effettuato di recente non è emerso niente ancora una volta. Questa infezione è presente da prima che iniziassi ad avere rapporti sessuali, quindi non mi è stata trasmessa. Secondo lei quali altri esami potrei fare per capire che tipo di infezione è e qual è la terapia più adatta? grazie.

    RISPOSTA

    Dal suo racconto, la sua non è una vera e propria infezione. Piuttosti, il suo caso è molto probabilmente riferibile a un’alterazione del normale equilibrio microbico vaginale, detto anche dismicrobismo vaginale o vaginosi. Il problema è molto comune nelle donne in età fertile, ma purtroppo poco conosciuto dai medici, o peggio spesso scambiato per candidiasi vaginale, e per questo motivo trattato in modo improprio. Esegua un tampone vaginale con quantificazione dei lattobacilli e dell’acidità vaginale (pH) che saranno sicuramente entrambi alterati. Per la salute vaginale i lattobacilli dovrebbero essere regolarmente presenti e il ph dovrebbe essere acido. Nel caso siano alterati, sarà necessario procedere per lungo tempo associando lattobacilli per via endovaginale e presidi atti ad acidificare artificialmente l’ambiente vaginale. Si faccia viva tra qualche tempo sul blog e mi sappia dire come è andata.