info clamidia

    DOMANDA

    Egregio Prof.,

    Le sarei grato se potessi ricevere da Lei un consiglio riguarda alla cura che dovrei seguire per poter guarire da questa infezione.

    Le descrivo brevemente la mia situazione.

    Da circa un anno in seguito a un rapporto non protetto ho cominciato ad

    accusare una serie di fastidi:

    glande infiammato, dolore ai testicoli, senso di pesantezza nella zona

    inguinale e perineale, bruciore durante la minzione,

    fastidi gastrointestinali, bruciore anale, dolore durante i rapporti.

    Dopo una prima cura durata tre mesi, con ciproxin deprox e omnic, ne sono

    seguite altre che prevedevano fibre alimentari,

    fermenti lattici, integratori di serenoa repens.

    Dopo essere risultato positivo alla clamidia ho seguito l’ultima cura: dieci

    giorni di Klacid 500, due compresse al dì per dieci giorni.

    Da qualche settimana ho notato un ulteriore disturbo che potrebbe essere

    connesso, al mattino al mio risveglio ho gli occhi infiammati

    anche se dopo un pò si schiariscono.

    La ringrazio infinitamente per La sua cortesia e disponibilità.

    Distinti saluti

    RISPOSTA

    gentilissimo signore,

    a mio parere sarebbe stato utile fin dall’inizio individuare l’agente etiologico (Candida) ed intraprendere terapia specifica sotto controllo del medico di fiducia e monitoraggio del quadro clinico e degli esami microbiologici ripetuti nel tempo.

    Tuttavia ritengo che sia ancora in tempo per risolvere il suo problema , magari indagando anche su altri agenti infettivi sessualmente trasmessi (per es. Virus epatotropi maggiori, HIV ed altri).

    Si sottoponga pure a visita oculistica oltre che infettivologica.

    cordiali saluti

    Mauro Sapienza

    Mauro Sapienza

    Direttore dell’unità operativa complessa di medicina interna dell’ospedale “Umberto I” di Enna. Nato a Catania nel 1959, si è laureato e specializzato in medicina interna all’Università degli Studi di Catania. Ha conseguito anche le specializzazioni in infettivologia e in malattie del fegato e del ricambio all’Università degli Studi di Messina.
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