info microdiscectomia, erniectomia

    DOMANDA

    Buongiorno gentilissimi Dottori,soffro da tempo di ernia espulsa L5S1 non rispondente a terapia conservativa, sono indirizzato verso l’intervento chirurgico, il mio dubbio consiste in questo: l’intervento che mi è stato proposto è la microdiscectomia, ma il termine “ctomia” farebbe pensare all’asportazione del disco ma immagino non sia così, da quanto ho capito viene asportata la parte fuoriuscita e il disco viene svuotato del suo rimanente contenuto “nucleo polposo” e vengono poi rimossi eventuali frammenti migrati a distanza, ma un disco interamente svuotato del suo contenuto come assolve alle sue funzioni di ammortizzatore naturale? viene riempito in qualche modo o lasciato vuoto?e a lungo andare si rischia lo schiacciamento completo dell’anello?…oppure ho capito male e invece viene asportata solo la parte fuoriuscita dal disco e che comprime la radice nervoa lasciando il disco pieno del suo contenuto residuo? facendo in modo di conservare in parte la sua sruttura funzionale?sarebbe più giusto quindi parlare di erniectomia……….sono un pò nel pallone e spero di essere stato chiaro o almeno di essere riuscito a farmi capire.
    Grazie in anticipo per i chiarimenti che Volliate fornirmi.

    RISPOSTA

    Caro lettore
    la microdiscectomia prevede la’sporatzione della omponente di diosco erniata, del nucleo pèolposo e di parte dell’anulus. Ovviamente lei ha ragione: non tutto il disco viene sradicato durante l’intervento perchè non è un pezzo unico. IUl disco poi rigenera grazie alle cellule attive presenti sulle limitanti dei piatti vertebrali e così si ristabilisce una sorta di ammoprtizzatore tra le vertebre che ovviamente (anche qui ha ragione) non sarà mai valido quanto il disco originale. Di qui l’importanza di rinforzare la zona operata e resa meno valida con una costante fisiokinesi terapia
    Distinti saluti
    Paolo Gaetani

    Paolo Gaetani

    Paolo Gaetani

    SPECIALISTA IN PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE. Dirigente di primo livello della clinica neurochirurgica del Policlinico San Matteo di Pavia. Nato a Milano nel 1956, si è laureato in medicina presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1981, specializzandosi poi in neurochirurgia e in neurofisiologia clinica. È autore, assieme a Lorenzo Panella e a Riccardo Rodriguez […]
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