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    Pubblicato il: 13 Marzo 2012 Aggiornato il: 13 Marzo 2012

    DOMANDA

    Gentile Prof. Sborgia sono un ragazzo di 27 anni affetto da circa 4 anni da una disfunzione delle ghiandole di meibomio (MGD) patologia che mi causa invalidanti disturbi da occhio secco oltre che problemi sulla qualita della visione (vista torbida,appannata,poco nitida). Non soffro di patologie dermatologiche e sistemiche particolari. Dai test lacrimali emerge un test di Schirmer normalissimo ma un BUT test francamente patologico (5 secondi). Purtroppo la corretta diagnosi è arrivata solo recentemente e di conseguenza si è avviata una terapia con impacchi caldi,minociclina 100 mg al di per 6 mesi più Lotemax collirio a scalare. Sono al terzo mese di cura,la situazione è un pochino migliorata ma i sintomi da occhio secco persistono. Le volevo chiedere : le ghiandole di meibomio potranno ritornare a funzionare regolarmente e secernere uno strato lipidico qualitativamente normale oppure si tratta di problemi cronici su cui si può solo agire sintomaticamente? La ringrazio in anticipo. Un saluto

    RISPOSTA

    Il film lacrimale è una struttura quanto mai complessa e l’equilibrio tra i vari strati che lo compongono è responsabile della funzione di protezione e lubrificazione del segmento anteriore del bulbo oculare. Una alterazione della ghiandola di Meibomio si traduce in una riduzione della secrezione lipidica importante per stabilizzare il film lacrimale e ridurne l’evaporazione. La disfunzione delle ghiandole di meibomio a volte si associa all’acne rosacea, mi pare dal suo scritto che al momento la patologia non sia presente. Ritengo che la terapia delle sua malattia debba essere volta a favorire la secrezione ghiandolare riscaldando le palpebre in quanto il secreto ghiandolare in queste forme è estremamente denso, tende a ristagnare nel lume ghiandolare favorendo sovrainfezioni. Utile è anche l’istillazione di sostituti lacrimali che stabilizzino la superficie del film lacrrimale.

    Carlo Sborgia

    Carlo Sborgia

    Direttore della clinica oculistica del Policlinico di Bari e dell’unità operativa di oftalmologia. Nato a Nereto (Teramo) nel 1944, si è laureato in medicina all’Università di Napoli nel 1969 e si è specializzato in oculistica all’Università di Bari. Dal 1997 è professore ordinario di oftalmologia. È presidente della Società oftalmologica meridionale.
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