Info sperone osseo calcaneare plantare

    DOMANDA

    Salve Dottore Ho 58 anni e ho sempre giocato a calcio inizialmente a livello semi professionistico e successivamente a livello amatoriale fino a 52 anni.
    Nel corso della mia attività sportiva mi sono stati tolti un menisco nella gamba destra (anni 80) ed uno nella gamba sinistra (fine 2000).
    Dal 2005 ho iniziato a giocare a tennis senza riscontrare problemi al ginocchio.
    Purtroppo dal febbraio 2012 ho cominciato a lamentare un dolore sotto il tallone del piede sinistro che veniva e andava via nel corso di qualche giorno.
    Ultimamente ho deciso di fare una RX al piede e un’analisi baropodometrica, posturale con podogramma.
    Risultati RX piede sinistro
    “Non si apprezzano lesioni ossee focali a carico dei segmenti schelettrici esaminati, Note artrosiche più evidenti a carico delle articolazioni interfalangee.
    Atteggiamento in flessione delle articolazioni interfalangee.
    Presenza di sperone osseo calcaneare plantare”
    Le chiedo cortesemente se può consigliarmi cosa fare per attenuare, o meglio ancora, eliminare il fastidio/dolore causato dallo sperone osseo.
    A tale riguardo, ho cambiato Scarpe da tennis (super ammortizzati). Con le scarpe da passeggio metto sempre un tallonetta in silicone, ho fatto fare anche un plantare da una sanitaria specializzata ma con pochi risultati. Il dolore è molto acuto la mattina appena alzato. Mi è stato suggerito di fare le onde d’urto. Lei ritiene sia giusto il consiglio o cosa posso fare ancora che non ho fatto?
    Saluti
    A. Folchi

    RISPOSTA

    Le consiglio di perseverare con il plantare e utilizzo di scarpe con un tacco. Utile sotto controllo specialistico,effettuare una infiltrazione con cortisonico retard e solo se il risultato fosse negativo,provare con onde d’urto.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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