DOMANDA
Egr. Prof. Giovanni Agus
mi chiamo Simona ho 37 anni e le scrivo da La Spezia, sarei interessata a ricevere informazioni sulla cura delle vene varicose attraverso la laser terapia. Sono in lista di attesa per l’intervento tradizionale per l’asportazione della safena ma preferirei un intervento meno invasivo. La ringrazio anticipatamente.
Simona
RISPOSTA
Buonasera, mi pareva di avre già risposto a questo quesito da La Spezia.
Il problema che mi riferisce è assai comune. Se come sembra certo vi è un’incontinenza della vena grande safena con conseguenti varici (queste però potrebbero non essere della safena), è vero che prima o poi la dovrà trattare.La chirurgia tradizionale prevede l’ablazione della safena stessa tramite stripping. L’alternativa è appunto l’EVLA (endovenous Laser ablation) certamente meno invasiva.
Dovrebbe essere considerata anche la possibilità di un intervento conservativo della safena, se questa è ancora preservabile. Si tratta della cura emodinamica (in acronimo CHIVA), che prevede la deconnessione dei punti di reflusso causa delle varici in anestesia locale, ma conservando il tronco della safena, pur sempre utile. Sulla assenza di urgenza non c’è dubbio, pertanto ci può ancora riflettere. Naturalmente sarà basilare l’uso abituale di una calza elastica. Penso che 18 mmHg alla caviglia potrebbero andar bene, con i limiti di un consulto telematico.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni B. Agus