DOMANDA
Salve. Sono un ragazzo di 29 anni .
Mi è stato diagnosticato dallo psichiatra un disturbo schizzoaffettivo.
Come terapia utilizzo i seguenti farmaci :
Enne ansiolitico 30 gocce (da più di 4 anni), l’Haldol 50 gocce, Depamide una compressa da 300 mg e infine il Seroquel Quietapina da 50mg -2 compresse al giorno.
Ho notato che in concomitanza con l’assunzione dell’Enne , ho colpi di tosse insistenti fino a quasi rimettere ed eruttazioni che si ripetono spesso in giornata.
Ma l’aspetto più preoccupante è che in questi anni ho avuto ben 3 blocchi della respirazione , durati almeno 10 secondi l’uno, in cui oltre a mancarmi il respiro con sensazione di soffocamento mi veniva un rigurgito, senza emissione di nulla dalla bocca.
Su indicazioni dello psichiatra ho provveduto a fare un Elettroencefalogramma , ma è uscito tutto normale .
1)Possono questi farmaci , in particolare l’Enne (così come afferma il bugiardino) provocarmi i disturbi gastrointestinali sopra descritti e il blocco della respirazione?
2) Esiste un’alternativa efficace all’Enne , di bassa tossicità?
3) Questi farmaci , che assumo da anni , predispongono a danni permanenti al mio apparato digerente,o peggio a TUMORI ?
Grazie per la sicura attenzione e buona serata.
RISPOSTA
Il delorazepam (EN) come altre benzodiazepine può effettivamente inibire i centri respiratori provocando apnea o difficoltà respiratorie. Questo effetto è certamente aggravato dalla politerapia, cioè l’associazione di più farmaci con effetti sedativi. Anche sintomi gastrointestinali possono essere associati a questi farmaci. Nel suo caso, dovendo assumere più farmaci, ognuno dei quali ha i suoi effetti collaterali, bisogna stabilire se è possibile eventualmente ridurre o sospendere gradualmente l’EN compensando eventualmente con una diversa regolazione dei dosaggi degli altri farmaci. Una decisione che spetta ovviamente al suo psichiatra curante. In generale le benzodiazepine sono farmaci ben tollerati e non sono noti effetti cancerogeni, ma il rischio di danni permanenti nell’uso prolungato di qualunque farmaco non si può escludere in maniera assoluta, per cui va sempre effettuato un bilancio costi/benfici.