Informazione 1

    DOMANDA

    Buonasera dottore
    prima di tutto grazie per la veloce risposta. Volevo comunicarle le notizie che mancavano. Sono alto 1,76 e la mia manzione è quella di addetto alle vendite in un negozio di bricolage, fai date. Lo scorso anno ho effettuato la visita annuale di controllo alla fine del qual ho ricevuto la certificazione di idoneità al lavoro e tra pochi giorni ci sarà la nuova visita. Spero di avere qualche attenuante in quanto il problema alla schiena mi viene saltuariamente . Nel ringraziarla le porgo i miei saluti.
    Pasquale

    RISPOSTA

    Egregio signore,
    effettivamente queste nuove informazioni rendono il quadro meno fosco di come appariva. Lei è già sottoposto a sorveglianza sanitaria sul lavoro da parte di un medico competente. Questo significa che il datore di lavoro ha riconosciuto che lei è esposto ad un rischio professionale e l’ha dichiarato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) aziendale. Probabilmente questo rischio è la movimentazione manuale carichi. Per averne la certezza, deve chiedere al suo Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che ha diritto di essere informato su tutti gli aspetti relativi alla salute e sicurezza, e quindi può accedere al DVR. Tutte le aziende devono avere almeno un RLS. Se nella sua azienda questo RLS non è ancora stato eletto, lei si può rivolgere direttamente al Medico Competente (MC), che ha il dovere di informarla sul perchè lei è sottoposto a sorveglianza (quindi: quali sono i suoi rischi professionali) e sui risultati degli accertamenti cui è sottoposto. Lei ha il diritto di conoscere il nome del MC e deve avere la possibilità di contattarlo direttamente. Quando si sottoporrà a visita, il MC valuterà se il lavoro le può fare male, e quindi se la patologia di cui lei soffre può essere stata causata dalla movimentazione dei carichi. Se il medico concludesse di sì, deve fare denuncia di malattia professionale. In ogni caso il medico esprimerà un giudizio di idoneità. In relazione al lavoro che fa attualmente lei potrà essere dichiarato idoneo, nel qual caso continuerà a lavorare come ha fatto finora, oppure non idoneo o idoneo solo a certe condizioni (con prescrizioni) o idoneo solo ad una parte del lavoro (idoneo con limitazioni). In seguito a un giudizio di idoneità con limitazioni o prescrizioni, il datore di lavoro ha due strade: modificare il suo ambiente di lavoro riducendo il rischio, oppure ricollocarla in un altro lavoro a minore rischio. Solo nel caso che non ci sia possibilità di altra collocazione il suo rapporto di lavoro può essere interrotto. Lei ha diritto a ricorrere contro il giudizio del medico competente entro 30 giorni, presentando il ricorso all’organo di vigilanza presso la ASL.
    Questo è quanto prevede la legge. Nella pratica, devo anche dirle che il mal di schiena a 50 anni di età è una cosa molto comune e non necessariamente dovuta al fatto di lavorare. La movimentazione dei carichi può essere una delle cause, ma non è l’unica. Certamente lei conosce molto bene il suo lavoro e saprà quindi valutare se il fatto di movimentare carichi, che di solito in un negozio di bricolage non occupa l’intero orario di lavoro, sia un rischio così grave da richiedere un intervento di prevenzione e tutela del lavoratore.

    Nicola Magnavita

    Nicola Magnavita

    Dirigente medico di medicina del lavoro presso il Policlinico Gemelli, docente di medicina del lavoro all’Università Cattolica di Roma. Nato nel 1953, si è laureato in medicina nel 1977 e si è specializzato in medicina del lavoro nel 1980. È autore di oltre 500 articoli scientifici, su riviste nazionali e internazionali, e di 10 libri. […]
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