DOMANDA
Gentile Dott.ssa Mussini,
Le scrivo per avere informazioni in merito alla fascite necrotizzante. Ho letto un paio di settimane fa articoli preoccupanti riguardo il diffondersi di questa terribile infezione negli Stati Uniti, addirittura si parlava di epidemia. Approfondendo l’argomento on line devo ammettere di essermi impressionata e ad oggi sono terrorizzata dal poterla contrarre da un semplice taglietto o livido, soprattutto in quanto il batterio che la provoca ho capito essere abbastanza comune e diffuso anche in Italia. Vorrei chiederLe, dovendomi recare negli Stati Uniti, qualche chiarimento in più per potermi tranquillizzare. E’ automatico che lo Streptococco in questione (indipendentemente dalla virulenza) possa generare l’infezione trovandosi sul tratto di pelle ferita? Si registrano molti casi in Italia?
La ringrazio cordialmente e mi scuso per la singolarità delle domande
Valeria
RISPOSTA
La fascite necrotizzante è certamente un’infezione particolarmente grave, tuttavia fortunatamente non comune. Non potendola evitare, la prognosi viene decisamente migliorata dalla tempistica della diagnosi, pertanto in caso di ferita che le sembri infetta o di un ematoma anch’esso infiammato si rivolga ad un medico. Comunque, non si preoccupi poichè è una malattia molto infrequente sia da noi sia negli Stati Uniti e la sua gravità dipende anche dalle condizioni di base del paziente, se è immuno-depresso, diabetico.