informazioni su aceticolina

    DOMANDA

    Egr. dott. Bergamini,
    conosco le funzioni della aceticolina come neurotrasmettitore utilizzato dai neuroni e dalle sinapsi e fondamentale per la comunicazione del cervello. Ho 83 anni e non ho mai avuto una buona memoria e già ne constato giornalmente delle defaiance. Cerco comunque di tenermi sempre intellettualmente attivo.
    Per ritardare l’invecchiamento della memoria posso utilizzare delle inezioni di aceticolina?
    La ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    La perdita della memoria a breve termine è uno dei sintomi geriatrici più frequenti. Spesso non sono preoccupanti, e possono trarre giovamento da approcci non farmacologici e dalla regolare assunzione di preparazioni nutraceutiche a base di resveratrolo e polifenoli del vino rosso meritevoli di fiducia (quali REVIDOX, acquistabile in ogni farmacia, o il molto più economico e ugualmente attivo DANIVIN, ordinabile anche via internet). Per forme più avanzate inquadrabili come Mild Cognitive Impairment è necessaria una attenta valutazione specialistica. Non mi risulta che l’intervento che lei cita sia tra quelli consigliati. Se mai, molti esperti consigliano l’assunzione di inibitori della acetilcolenesterasi, farmaci la cui efficacia è comunque modesta e che non contrastano il progredire della patologia (in questa prospettiva, sul piano teorico i preparati che le ho citato dovrebbero dare maggiore speranza).

    Ettore Bergamini

    Ettore Bergamini

    Direttore del Centro di biologia e patologia dell’invecchiamento dell’università di Pisa. Classe 1937, nato a Ferrara, dopo la laurea in medicina, specializzazione in patologia generale. È professore ordinario presso il dipartimento patologia sperimentale, biotecnologie mediche, infettivologia ed epidemiologia all’università di Pisa, dove è anche direttore del Centro di biologia e patologia dell’invecchiamento. Ha pubblicato oltre […]
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