DOMANDA
Egr. Dott. Cassuto nel 1997 sono stata sottoposta ad un intervento chirurgico per riempire il vuoto che avevo nell interno coscia, subito dopo l intervento mi sono resa conto che ero stata sottoposta ad iniezioni di silicone industriale e non protesi… Gia nello stesso anno con l arrivo dei primi caldi ho cominciato ad avere serie infiammazioni sparse sulle gambe via via sempre piu intense spesso curate con iniezioni di seleparina, garze antinfiammatorie e antibiotici… Adesso a distanza di 16 anni sono quasi impossibilitata nel camminare, con rischio di trombosi ogni qualvolta torna l infiammazione e febbre altissima… Il sistema laser di cui ho letto la sua risposta precedente in un altro caso detto anche ( LTI ) potrebbe risolvere il mio problema? oppure in caso non fosse possibile ce un altro metodo per salvarmi da questa ormai considerata una malattia cronica che porto con me da 16 anni ? La ringrazio anticipatamente per il suo parere di esperto sono disponibile ad essere contattata ed eventualmente inviarle materiale fotografico della mia infezione dovuta alle suddette iniezioni…
RISPOSTA
Gentile Signora,
troppo spesso le iniezioni di silicone portano a patologie come la Sua. Il problema principale dopo un’infiammazione così prolungata è la condizione dei tessuti. L’estensione e la profondità del problema sono molto importanti per stabilire un piano di rimozione. La tecnica laser intralesionale è l’arma più importante ma non l’unica. Mi sembra un caso molto difficile ma non impossibile. Purtroppo non credo di poterLe dire di più, neanche se mi manda delle foto. Occorrono una visita approfondita ed una mappatura ecografica.
Può scrivere a segreteria5g@gmail.com per chiedere dove rivolgersi.