DOMANDA
Scrivo per conto di un mio caro amico di anni 70 che la mattina stenta ad iniziare la minzione,L’esame del PSA ha rilevato un valore pari ad otto.L’accertamento successivo della biopsia è stato negativo per quanto riguarda l’esistenza di cancro alla prostata.Potrebbe spiegare gentile professore quali cause hanno prodotto l’innalzamento del PSAe quale percorso consiglia di seguire a questo mio amico.La ringrazio per la risposta e distintamente saluto.
RISPOSTA
Gentile signore,
un aumento del PSA puo’ essere indice di tumore prostatico ma anche piu’ semplicemente di una ipertrofia prostaica benigna in progressione o di processi infiammatori intraprostaticic.
Si cerca comunque di escludere per prima la presenza di tumore prostatico o , in caso di sua presenza, di arrivare alla diagnosi di tumore in modo piu’ precoce possibile.
Correttamente un aumento del PSA e’ un indicazione ad eseguire una biopsia prostatica.
Un risultato della biopsia negativo per neopalsia non esclude comunque la sua presenza. Infatti la biopsia viene eseguita random, quindi non mirata ma su almeno 10 prelievi che dovrebbero rappresentare statisticamente la situazione reale nella prostata del paziente.
In caso di una prima biopsia prostatica negativa ma persistenza di un PSA elevato o soprattutto in ulteriore aumento, e’ ora possibile eseguire una risonanza magnetica con studio spettroscopico e dinamico della prostata. Questo esame non invasivo divide la prostata in tanti millimetrici campi di analisi ed in ognuno analizza il metabolismo di sostanze (colina, creaitna e citrato) che si comportano differentemente fra tumore , ipertrofia prostatica benigna ed infiammazione. Si associa poi anche uno studio della vascolarizzazione. In questo modo si puo’ avere un mappaggio di tutttta la prostata individuando delle aree metabolicamente piu’ attive e quindi piu’ sospette su cui ripetere una biopsia mirata.
Alessandro Sciarra