DOMANDA
Salve Dottore,
sono un uomo di 27 anni con un problema che mi porto dietro da sempre,una profonda insicurezza nei rapporti sessuali che mi rende difficile,se non impossibile mantenere l’erezione per la penetrazione.
Sento di escludere problemi di natura fisica visto che affronto senza problemi preliminari e simili.E’ nel momento in cui penso alla penetrazione che inizio ad avere problemi, comincio a focalizzare la mia attenzione sull’erezione, su un’eventuale dafaiance,su cosa possa pensare la mia partner…cosa questa che mi porta sistematicamente a perdere appunto l’erezione e a rinchiudermi in me stesso.
Nel corso degli anni sono riuscito ad avere 3 partners sessuali (ho perso il conto di quelle da cui sono fuggito) solo dopo che ho trovato il coraggio di parlare del mio “problema”,come se questa cosa mi scaricasse da pressioni.Il fatto è che non sempre c’è quell’intimità con la partner che mi permette di aprirmi e quindi preferisco scappare.
Come fare?
Grazie.
RISPOSTA
Il quadro che lei mi presenta è molto tipico delle difficoltà di erezione collegate ad ansia da prestazione e non a problemi di tipo organico, sebbene una visita andrologica che escluda ogni componente di tal genere può essere sempre consigliata. Come lei ha già sperimentato, il semplice aprirsi relativamente alla situazione con la partner costituisce già una buona parte della soluzione del problema. D’altro canto, se, come probabile, si possa escludere ogni componente organica della condizione, un trattamento psicosessuologico mirato soprattutto a contenere i pensieri negativi che lei genera pressoché automaticamente in quelle situazione riuscirebbe a completare del tutto la soluzione del problema stesso. Non so dove lei risieda, ma contattare anche per e-mail un centro di sessuologia come il CIS di Bologna o l’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma potranno indicarle il professionista più vicino al suo luogo di residenza.
