DOMANDA
Salve dottore
Volevo fare due domande la prima è la seguente: se una persona per un periodo di quasi due anni
durante la fase di addormentamento è sottoposta a rumori molesti, i quali disturbano non poco,
creano nervosismo ed ansia e quando si prenderà sonno molto in là con le ore questo sarà anche di
pessima qualità nel senso della poca durata e del poco effetto riposante, infatti al mattino ci si sveglia
sempre intontito, deconcentrato,svogliato ecc. e i giorni successivi sempre così. Cosa comporta?
Chiedo questo perché ora che i rumori sono finiti da tempo continuo a dormire male, come se ci fosse stata una modifica al ritmo cicardiano al cervello non so: poche ore di sonno (4 – 5 ore quanto prima dei rumori anche 8 – 9 ore) e sono sempre stanco sfinito al risveglio che peraltro avviene prestissimo all’alba.
Quindi questa situazione è rimediabile? E se sì come?
Grazie
RISPOSTA
Caro signore/a,
certo il continuo perturbare il sonno o comunque una condizione ambientale sfavorevole che si ripete stabilmente tutte le notti per mesi, può provocare il perpetuarsi del disturbo anche al di là del termine del “fattore provocante/scatenante”. Il ns cervello e in particolre i sistemi che prendono parte al sonno, così come quelli che controllano l’orologio biologico “imparano” nel tempo anche a dormire male: se pensiamo ai lavoratori a turno o alle persone che non rispettano l’igiene del sonno, spesso incontriamo insonni che anche dopo la fine della causa che ha provocato loro l’insonnia continuano a dormire male e con orari simili. Perciò credo che quello che lei riferisce vada analizzato e vadano prese delle contromisure o farmacologiche o di “igiene del sonno” o di terapia comportamentale per cercare di disconnettere queste associazioni, anche psicologiche, che si sono create nel tempo. Saluti