DOMANDA
Gentilissimo dottore, mi chiamo Luca e ho 26 anni. Devo parlarle di un problema che mi è sorto negli ultimi due anni, a cui fino ad ora ho dato troppa poca importanza..
Sono single da diversi mesi ma è capitata qualche avventura di sola masturbazione da una ragazza. Ho difficoltà a raggiungere l’orgasmo, non tanto nell’auto masturbazione, ma in quella “ricevuta”..l’eccitazione avviene ma noto che l’erezione non è più efficace quanto basta per avere la piena sensibilità del membro. Potrebbe essere questo il problema dell’orgasmo ritardato? Quando mi masturbo la situazione migliora e devo puntare su perversioni che mi massimizzino l’eccitazione..con una ragazza ho quasi un blocco invece.
Anche durante il rapporto sessuale il pene non è eretto abbastanza per l’introduzione..
Tornando alla masturbazione, ho più facilità a raggiungere l’orgasmo con il glande quasi interamente coperto che non viceversa..da cosa puo’ dipendere? La ringrazio in anticipo per le risposte.
Luca
RISPOSTA
Risulta impossibile e non professionale fare un inquadramento di un eventuale problema solo in base a una descrizione di poche righe. Lei descrive due situazioni diverse, che pure potrebbero essere collegate: da un lato una non piena erezione, soprattutto nella situazione di un rapporto sessuale, dall’altro una difficoltà a raggiungere l’orgasmo, sempre nelle situazioni di coppia. Talvolta entrambe queste condizioni possono dipendere da ansia da prestazione, che si attiva solitamente in presenza di una partner e non da soli in masturbazione. L’ansia ostacola l’erezione e in alcuni uomini può ritardare o inibire l’orgasmo (in altri invece lo facilita eccessivamente). Per quanto riguarda il fatto di raggiungere l’orgasmo più facilmente col glande coperto dal prepuzio che con lo stesso scoperto, potrebbe dipendere dalla sua tecnica di masturbazione. In ogni caso occorrerebbe un’analisi molto più approfondita dell’intera situazione e ciò non è ovviamente possibile in questa sede. Se tale condizione si protrae nel tempo e comincia a diventare per lei disturbante, può essere utile rivolgersi a un sessuologo esperto, che potrà fare una valutazione approfondita dal punto di vista psicologico e anche consigliare eventuali analisi mediche, per escludere potenziali componenti organiche.