DOMANDA
Egg. dott. Remuzzi,sono un ragazzo di 25 anni. Ricoverato nel mese di Gennaio per un vertiginoso aumento della pressione, ho scoperto di avere un’insufficienza renale stadio III da nefropatia da IgA. A quanto pare sembra che l abbia ereditata da mia madre, in quanto 34 anni fa (era ancora adolescente) ha avuto la nefropatia di Berger. Le scrivo una piccola parte della mia biopsia: “L’indagine bioptica renale presenta una completa scleroialinosi in 15/19 glomeruli (pari al 79%), mentre nei restanti 4 permangono i segni di una lesione proliferativa mesangiale con crescents fibroepiteliali. Inoltre si evidenzia una severa lesione dei vasi di piccolo calibro associata ad atrofia tubulare e fibrosi interstiziale. L’immunofluorescenza mostra un deposito da IgA e C3 mesangiale. In base a ciò i medici hanno ritenuto che seguissi una terapia antipertensiva più il Cardirene e e il Torvast. Stando all ultimo esame di sangue la creatinina è a 2,1 e l azotemia a 81. Può fermarsi la malattia?Grazie
RISPOSTA
Caro signore,
Indubbiamente il danno che ha subito il suo rene è abbastanza importante. E’ possibile cercare di conservare una sufficiente funzione renale per molto tempo, grazie ad una terapia che si basa sull’impiego di farmaci e su uno stile di vita sano. Il caposaldo della terapia farmacologica delle nefropatie croniche è costituito da farmaci che abbassano la pressione e che appartengono alla categoria degli ACE inibitori. Questi farmaci hanno anche un effetto nel ridurre la perdita renale di proteine (proteinuria). Con questi ace inibitori, ed eventualmente altri antiipertensivi, si deve puntare a mantenere la pressione arteriosa a valori intorno a 120/70 mmHg e a ridurre la proteinuria il più possibile. Accanto a queste misure si deve seguire uno stile di vita sano (niente fumo, poco sale, attività fisica ecc).
Cordiali saluti,
Giuseppe Remuzzi