DOMANDA
Buongiorno dottore,
oggi ho 38 anni e all’età di 24 ho subito un politrauma con asportazione della milza, circa una metà del fegato (quasi tutta la parte destra con ferite che interessavano anche la sinistra e chiusura della vena sovraepatica) e perdita della cistifellea. Non credo che sia inerente, ma c’era anche un pneumotorace. Il fatto è che fino a 6 mesi fa, ogni tanto sgarravano i valori del fegato (anche se di poco dal momento che non ho vizi particolari), l’ultima volta era un po’ basso il colesterolo buono, e le piastrine sono state per 14 anni assestate intorno ai 450000. Speravo di essere scampato alla dipendenza da cardioaspirina e invece le ultime analisi sono sopra ai 500000 e mi é stato detto che dovrò cominciare ad assumerla. Non ci sono dei sistemi per riabbassarla?
Prima di giovedì non riuscirò ad andare dal mio medico e sono un po’ preoccupato forse per la mia strana convinzione che quando si comincia ad assumere un farmaco di routine, si allunghi il passo verso il viale del tramonto.
Grazie per eventuali consigli e suggerimenti.
RISPOSTA
Buongiorno. E’ più che verosimile che la sua lieve piastrinosi dipenda semplicemente dal fatto di essere stato sottoposto a precedente splenectomia. In assenza di ulteriori fattori di rischio in senso protrombotico, non vi è indicazione all’assunzione di cardioaspirina. In ogni caso l’assunzione cronica di un farmaco non significa per forza “un passo più rapido verso la via del tramonto”… al contrario, in genere i farmaci (se prescritti correttamente) servono per “rallentare il passo verso la via del tramonto”.
Cordiali saluti,
Francesco Onida