interrompere una terapia

    Pubblicato il: 6 Gennaio 2013 Aggiornato il: 6 Gennaio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno professore, sono in terapia da una psicoterapeuta psicoanalitica da 2 anni. E’ una persona molto accogliente, ciò nonostante, tirando le fila di questi 2 anni, non ho riscontrato alcun tipo di miglioramento della mia situazione. So che l’analisi non fa diagnosi, che non dà tempistiche, che è un processo molto lungo e che dipende dalle “resistenze”. A me sembra però un’eternità…tanti spunti di riflessione su di me, ma nessun cambiamento, nessun riscontro. E’ per questo che ho deciso di interrompere. Lei ritiene che 2 anni a seduta settimanale siano troppo pochi per avere almeno un minimo di riscontro nella propria vita?
    Grazie per l’attenzione
    Monica

    RISPOSTA

    Cara Monica, senza alcuna informazione sui problemi che l’hanno condotta al trattamento è davvero difficile esprimere qualsiasi considerazione. Mi permetto soltanto di osservare che la descrizione che lei sta facendo del metodo psicoanalitico è un pò superata. I termini che lei usa sono molto “datati”: la psicoanalisi oggi (almeno quella che si è svincolata da certi paradigmi dogmatici) usa rendere chiare le problematiche, anche in senso diagnostico, e costruire un rapporto collaborativo, relazionale, paritetico. Inoltre si tende a porre degli obiettivi, evitando di lavorare per tempi indefiniti su scopi poco chiari. Credo che se lei ha ancora necessità di un trattamento si debba documentare bene, e prima di iniziare, sulle caratteristiche scientifico-culturali del suo terapeuta. E’ eticamente doveroso da parte del medesimo. Un caro saluto