DOMANDA
Gentile dottore,
per la cura del disturbo bipolare ho preso il litio per quasi due anni, poi l’ho sospeso per 10 anni, di mia volontà, e da un anno e 4 mesi ho ricominciato a prenderlo. Ho tuttavia letto che se interrotto e poi ripreso, il farmaco non dà lo stesso beneficio. Considerando, tuttavia, che gli effetti collaterali restano immutati, mi chiedo se valga la pena continuare a prenderlo.
Il mio umore si mantiene moderatamente depresso da ormai diversi mesi (mai capitato prima per così tanto tempo) e mi chiedo se il litio ne sia in qualche modo la causa. So che il suo beneficio è nel ridurre la probabilità che si verifichi una fase maniacale; tuttavia, spero che per far questo non tenda ad abbassare il tono dell’umore (sarebbe un grave effetto collaterale!!).
Le chiedo, inoltre, se un’eventuale ipotiroidismo dovuto al litio, sarebbe reversibile una volta sospesa la terapia?
Grazie.
Massimo, 45 anni.
RISPOSTA
Il disturbo bipolare presenta caratteristiche diverse a seconda del paziente, sia per la gravità dei sintomi (per esempio presenza o meno di sintomi psicotici come deliri e allucinazioni), sia per una eventuale familiarità, sia per la sequenza degli episodi (per esempio mania-depressione o viceversa) e per la loro frequenza, per la durata della malattia, l’età e molte altre. Tutte queste caratteristiche sono da valutare bene sia per la terapia in acuto sia per prevedere l’efficacia della profilassi con i farmaci stabilizzatori dell’umore, dei quali il capostipite è il litio. Anche le ragioni della sospensione di un precedente trattamento sono importanti; per esempio mancanza di efficacia, effetti collaterali, ecc. questo per dirle che non posso che darle una risposta parziale. L’efficacia del litio nella prevenzione degli episodi di malattia riguarda anche gli episodi depressivi; è possibile che in una seconda somministrazione il litio risulti meno efficace, ma questo fatto va inserito tra i tanti che possono far decidere su un eventuale cambiamento di terapia. Quanto all’ipotiroidismo secondario a litio in genere non costituisce un grave problema per la facilità di contrastarlo con la somministrazione di tiroxina, e generalmente è reversibile.