DOMANDA
Buongiorno professore, sono in terapia da una psicoterapeuta psicoanalitica da 2 anni. E’ una persona molto accogliente, ciò nonostante, tirando le fila di questi 2 anni, non ho riscontrato alcun tipo di miglioramento della mia situazione. So che l’analisi non fa diagnosi, che non dà tempistiche, che è un processo molto lungo e che dipende dalle “resistenze”. A me sembra però un’eternità…tanti spunti di riflessione su di me, ma nessun cambiamento, nessun riscontro. E’ per questo che ho deciso di interrompere. Lei ritiene che 2 anni a seduta settimanale siano troppo pochi per avere almeno un minimo di riscontro nella propria vita? Grazie per l’attenzione, Monica
RISPOSTA
Cara Monica,
Difficile dare una risposta in merito al periodo di durata di una terapia. Questo è un tempo non definibile quando prendiamo in carico una persona, dipende da molti fattori:dalla collaborazione del paziente, dalle motivazioni a cambiare, dalle risorse psicologiche della persona, dal problema portato , dalla relazione di fiducia che si instaura con il terapeuta, dalle competenze del terapeuta, ma soprattutto che cosa ci si aspetta dalla terapia. Un terapeuta non ha la bacchetta magica che risolve i problemi in tempi brevi, e diffiderei da chi dice che risolve in poche sedute un problema. Ci sono psicoterapie condotte dallo stesso terapeuta che durano 6 mesi, altre un anno altre 4 anni, non c’è una regola. Se parliamo di sintomi come ansia o attacchi di panico , questi possono essere risolti in un mese, ma questo non significa che il problema sia stato affrontato e risolto, perchè questo avvenga necessita di un lavoro psicoterapeutico più lungo e complesso, altrimenti è come prendere un’aspirina per il mal di testa, senza capire perchè ci viene sempre il mal di testa.
Spero di aver risposto al suo quesito.
Cordialmente
Patrizia Frongia