DOMANDA
Ho 58 anni e fin dall’infanzia, l’udito è il mio punto debole.Soffro di ipoacusia neurosensoriale a dx. Ho subito un intervento, 18 anni fa per la ricostruzione del timpano e subito dopo è subentrato un acufene fastidiosissimo. Nel 2003 si è tentato di sostituire gli “ossicini”, per migliorare l’udito, ma l’intervento non è riuscito. Mi è stato detto che hanno tamponato con un po’ di cartilagine ma io non ho recuperato nulla. A sinistra il mio udito è invece peggiorato dopo una Malattia di Meniere. Ho la netta sensazione, per alcuni istanti di sentirci meglio dopo aver soffiato il naso, oppure in aereo quando si sente il “botto” negli orecchi. Ho consultato diversi specialisti e l’ultimo, mi ha consigliato di intervenire sul setto nasale deviato, ma sono molto restia per il semplice fatto che non tollero l’anestesia: devo sempre “rimetterla” e mi preoccupa il naso tappato!! Inoltre l’ipoacusia è un’eredità della mia famiglia: ne soffriva mia nonna, i miei zii e mio papà. Posso sapere su queste basi, cosa ne pensa Lei? La ringrazio infinitamente Marisa C.
RISPOSTA
Gentile signora Marisa,
la mia risposta riguarda la sua malattia all’orecchio sinistro, per l’orecchio destro è già stata ampiamente valutata ed ovviamente non riuscirei a dirle di più se non dopo una valutazione personale. Peraltro ove possibile, una protesizzazione acustica “congrua” potrebbe diminuire il suo acufene.
Nutro alcuni dubbi sulla diagnosi di Menière sinistra, le cui manifestazioni sono episodi recidivanti di vertigine rotatoria della durata di alcune ore accompagnati a diminuzione di udito, con solo parziale regressione dell’ultima al termine della vertigine.
Un semplice esame audiometrico ed impedenzometrico può confermare o meno la diagnosi che le è stata fatta di disturbi legati a cattiva respirazione nasale; in questo caso sarebbe corretta l’indicazione all’intervento proposto.
Consideri i miei consigli come semplici indicazioni generiche, come immagina solo una valutazione attraverso una visita consente un parere professionale.
Porgo distinti saluti
Roberto Teggi