Intervento alla valvola mitrale

    DOMANDA

    Illustre Professore,
    a causa di un prolasso della mitrale di grado severo (con Flail di P2, con jet eccentrico e rigurgito di grado 3-4+/4), mi è stato consigliato un intervento chirurgico che, stando ai dati disponibili e salvo quanto potrà emergere in sede operatoria, si prospetta, con molta probabilità, riparativo e non di sostituzione.
    Nei giorni scorsi ho appreso che, oltre all’intervento tradizionale (con sternotomia), vengono effettuati, per la patologia di specie, interventi mini-invasivi o con tecniche robotiche.
    Queste ultime procedure che, a quanto si afferma, riducono notevolmente i tempi di degenza e di ripresa, si possono ritenere sufficientemente sicure e sperimentate?
    Tra i vari centri che praticano questo tipo di intervento mi è stato segnalato quello diretto dal prof. Musumeci presso l’Ospedale San Camillo di Roma.
    Gradirei avere un suo illuminato parere in merito.
    Grazie per la risposta che vorrà darmi.
    Distinti saluti.

    RISPOSTA

    Le confermo che dovrebbe eseguire una plastica mitralica. E’ possibile eseguirla anche in miniaccesso. La metodica robotica attualmente non è disponibile in Italia. Il Dott. Musumeci, che ne aveva eseguite alcune a Roma, ha sospeso questa esperienza. Il miniaccesso, invece, è eseguito in vari centri, compreso il nostro di Bologna.

    Roberto Di Bartolomeo

    Roberto Di Bartolomeo

    Professore ordinario di cardiochirurgia all’Università di Bologna. Nato a Torre dei Passeri (Pescara), si è laureato all’Università di Bologna. Nello stesso ateneo, si è specializzato in chirurgia cardiaca, chirurgia vascolare e chirurgia generale. Dirige l’unità operativa di cardiochirurgia del policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna. È direttore della scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’ateneo […]
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