DOMANDA
Gentile professore sono preoccupato perchè lunedi 19 settembre dovrei essere sottoposto ad intervento di cataratta presso l’ospedale di Milazzo (ME).Già nel 2005 ho subito l’intervento di cataratta all’occhio sinistro sempre presso lo stesso ospedale e litervento è stato un po delicato perchè il mio cristallino era ballerino e dopo l’intervento mi è rimasto l’cchio nero per circa un mese e mezzo. Ho fatto visite ed esami di pGiusepperericovero e non mi hamnno detto niente. Mi hanno detto soltanto di sostituire le compresse di antigreg il cui principio attivo e la ticlopidina perche sono affetto da stenosi bilaterale della carotide con la calciparina o,5 per cinque giorni. Le chiedo a quali complicazioni e rischi posso andare incontro e quindi se devo recarmi in un centro di eccellenza per eseguire tale operazione.La ringrazio per la risposta urgente.Cordiali saluti.Giuseppe
RISPOSTA
Caro Giuseppe, la terapia antiaggregante piastrinica non è pericolosa per l’intervento di cataratta. La sostituzione con eparina serve a ridurre il rischio di emorragia perioculare, che sembra essere intervenuta la volta scorsa. Se però l’intervento è stato più indaginoso del previsto per una condizione anatomica particolare, il “cristallino ballerino”, è molto probabile che questo accada anche nel secondo occhio. I chirurghi però lo sanno perchè l’hanno già operata, e per certo prenderanno le opportune precauzioni.
Cordiali saluti
Roberto Bellucci