Intervento chirurgico

    Pubblicato il: 19 Aprile 2013 Aggiornato il: 19 Aprile 2013

    DOMANDA

    Gentilissimo Dottore, mia madre, 76 anni, deve subire un intervento di colpoisteroctomia (asportazione utero e ovaie per prolasso), dall’ecocardiogramma fatto nel 2011 è risultato un aneurisma del setto interatriale sx (diametro 42) e sclerosi aortica. Dall’esame obiettivo dell’ ECG risulta: toni lontani, ritmici, pause libere. Al torace MV normotrasmesso su tutti i campi. Stasi linfatica arti inferiori. Stabile compenso clinico-emodinamico. E’ ipertesa da circa 40 anni.
    E’ in terapia con Lasix da 25 mg; Amlodipina da 5 mg; per l’ipertensione. Mentre per la circolazione (ha gonfiore agli arti inferiori) prende: reoflus da 0.5 ml per dieci giorni al mese ed i restanti 20 giorni assume cardioasprin da 100 mg.
    Durante la visita dell’anestesista, le è stata prescritta visita cardiologica ed è stata sottoposta ad eco-stress; non è risultato niente di preoccupante, le è stata prescritta una compressa di cardicor da 2,5 la mattina. Da quando assume questa cmp si sente affaticata e avverte extrasistole che prima non avvertiva. Abbiamo provato a ridurre gradualmente la dose fino alla metà di 1,25. Adesso sta meglio (pressione 125/70 battiti 62). E’ giusto? Oppure dobbiamo avvertire il cardiologo prima dell’intervento? Sarà un intervento pericoloso? A che cosa potrà andare incontro? La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Intanto dico subito che una parte del gonfiore agli arti inferiori potrebbe essere un effetto collaterale dell’Amlodipina tanto più che la signora presenterebbe anche una stasi linfatica. Quindi converrebbe che il medico lo sostituisse con un altro anti-ipertensivo, ad esempio un ACE inibitore o un sartanico. Per uanto rigusrda la situazione cardiologica sembra che non ci siano particolari pericoli per l’intervento. A volte viene consiglisato il beta bloccantye perchè alcuni studi dimostrano un effetto cardioprotettivo nel periodo perioperatorio: perà non lo tollera. Quanto all’aneurisma del setto potrebbe essere utile una terapia antiaggregante con Cardioaspirina tutti i giorni, passato l’intervento chirurgico.

    Cordiali saluti.

    Prof. SAlvatore Novo