DOMANDA
Egregio Dott.Gaetani, mi rivolgo a Lei con il cuore in mano, saro’ molto breve
Sono stata sottoposta a giugno 20012 ad intervento di ernia cervicale C6/C7 con grossolano frammento scivolato. Prima dell’intervento il neurochirurgo mi aveva detto che avrebbe messo una protesi pero’ non e’ stato cosi, perche’ visto la distanza tra i metameri non e’ stata necessaria. Ok dopo circa un 20 giorni ho cominciato ad avere strana debolezza agli arti sup.e inf. con perdita di forza alle gambe e scarsa sensibilita’ . Con il passare dei giorni la mia situazione peggiorava. Consultando il mio medico mi dice che non vuole fare una diagnosi visto che avevo avuto un intervento e di consultare il chirurgo che mi aveva operato e cosi ho fatto. E ricominciato il mio calvario Rm-tac-emg- visita neurologica etc.Tutto questo da luglio fino a novembre senza risultati positivi anzi peggioravo ,da premettere che vivo a palermo e sono stata operata a varese dall’equipe del dott. Fachinetti , cosi a novembre riparto per varese per un consulto e invece ho avuto solo delusioni sono stata trattata come una del sud poca confidenza e interesse per il mio problema facendomi pagare di piu’ rispetto a quanto mi era stato detto con diagnosi finale lombocruralgia. Ritorno in sicilia delusa non volevo fare piu’ niente ma le mie gambe peggioravano sempre di piu’ e sotto pressione del mio medico abbiamo consultato un altro neurochirurgo ..conclusione 2°INTERVENTO marzo 2013. Quando finira l ‘incubo.Grazie dott.
RISPOSTA
Cara lettrice
immagino che avrà fatto una seconda RM e avranno trovato una mielopatia cervicale tale da giustificatre i problemai alle gambe.
Spero che l’intervento di Marzo sia risolutivo
Distinti saluti
Paolo Gaetani
