DOMANDA
Sono una signora di 67 anni e 5 anni fa mi è stata riscontrata un’elevata pressione in un occhio e con i colliri si è stabilizzata a valori “normali”, ma purtroppo dal mese di febbraio è risalita e nè nuove terapie farmacologiche, nè il laser, nè il Diamox sono riusciti a riequilibrarla, provocandomi un brusco peggioramento del visus (da 7/10 a 1/10). Lo specialista ha deciso di sottopormi a trabeculectomia e ora sono in lista di attesa. Avendo ricevuto pareri discordanti, vorrei chiederLe se, a seguito dell’intervento, si viene a perdere ancora un po’ di vista, se ci sono rischi e come, solitamente, procede il decorso post-operatorio. Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora, l’intervento di trabeculectomia è una procedura chirurgica relativamente sicura, anche se in alcuni casi, non completamente predittibili a priori, è possibile un certo peggioramento di aree già danneggiate del campo visivo. L’intervento è catarattogeno e quindi è possibile che la vista possa peggiorare dopo l’intervento se non è già stato eseguito un intervento di rimozione della cataratta. Il decorso post-operatorio prevede la sospensione dei farmaci ipotensivi oculari e la somministrazione per periodi anche molto lunghi, 4-6 mesi, di colliri a base di cortisone per modulare la cicatrizzazione. In alcuni casi si rendono necessarie alcune procedure parachirurgiche (laser per lisare i punti interni) o iniezioni di farmaci anti-fibrotici per ottimizzare i risultati dell’intervento.
Spero di esserle stato di aiuto
Cordiali saluti
Luciano Quaranta