DOMANDA
Egr. dott. Libroia, sono un maturo lettore operato in atroscopia alla spalla per tenotomia clb, atrolisi, reinserzione del sovraspinato con ancora a due suture e rinforzo alex sthich.E’ risultata pure una condropatia di II grado. A distanza di 60 giorni circa dall’intervento il dolore alla spalla anzichè diminuire, aumenta, anzi, a differenza di prima dell’intervento, ora è esteso fino al braccio/epicondio. L’intensità del dolore è elevata, a volte 9 su 10. Cortisone, antinfiammatori o gel sono palliativi.Attualmente esegueo riabilitazione in piscina..da poco.
L’unico farmaco che mi da sollievo e mi consente di sopravvivere è l’oppiaceo: depalgos, coeffergaln ecc.- Dopo tanti anni di sofferenza, purtroppo,
posso dire di aver trovato l’inferno sulla terra! Ancora non ho eseguito esami strumentali. E’ normale un decorso postopoeratorio così doloroso? La tecar, tens sono consigliabili? A questo punto, forse una protesi sarebbe la soluzione del dolore visto che sono al secondo interventoi alla spalla. Quando una parte del nostro corpo non è recuperabile e serve solo a provocare dolore è lecito pensare a “tagliare” la parte anatomica malata? Attendo un suo preziosissimo consiglio. Grazie, Un lettore che non si arrende.
RISPOSTA
Buongiorno, le consiglio di valutare con il suo chirurgo l’opportunità di effettuare infiltrazioni articolari o sottoacromiali con cortisone o anestetici per gestire il dolore post operatorio, oltre all’uso di farmaci analgesici più potenti, ad esempio il Targin, aumentabile in base al dolore così come eventualmente il Depalgos.
Consilgio di proseguire la ginnastica in acqua, eventualmente provare a lenire il dolore con le onde d’urto focali, 3 sedute 1 alla settimana.
Il tutto ovviamente partendo dal presupposto che l’indicazione fosse corretta e l’intervento non abbia avuto complicanze e sia stato correttamente eseguito…ma di questo può parlarne con il suo chirurgo.
Sul discorso protesico non ho elementi per ripsonderle, servirebbe una visita correlata da una radiografia ed eventualmente una nuova risonanza, anche se quest’ultima potrebbe essere di difficile intrepretazione visti gli interventi precedenti e quindi gli artefatti ferromagnetici.
Mi faccia sapere.
Cordiali saluti.