DOMANDA
buongiorno professore in data 04.04.2012 sono stata sottoposta a un intervento di osteotomia calcaneare trasversale di medializzazione con vite cannulata +tenilisi tibiale post.+artrodesi scafocuneiforme con cambra +applicazione di stecca.sono stata ingessata per 3 mesi,poi nn appoggio per 1 mese e poi appoggio parziale.a tutt’oggi mi ritrovo ancora zoppa ho dolori allucinanti al piede faccio fatica a camminare e l’appoggio del piede e’ parziale.ultima diagnisi fatta in data 28.09.2012 in una visita a parere e’ stata:sindrome algodistrofica-ritardo consolidazione molto dubbia su artrodesi-dolore con esclusione 1 raggio-a rx e tac osteoporosi maculare.prescrizione di solette in attesa di ulteriore intervento.il problema e’ il male assurdo anche a letto ,il fatto che chi mi ha operato una volta saputo il consulto si e’ lavato le mani di me.ha mollato il pacco al podologo e all’altro collega.premetto che sono una dipendente dell’ospedale dove sono stata operata,la sua paura e’ che i miei superiori si lamentino visto che sono a casa da tanto.mi ha detto che se fossi stata pensionata nn ci sarebbero stati problemi .anche per me visto che mi hanno decurtato lo stipendio!!la sua intenzione era quella di operarmi nuovamente mettendomi al posto della cambra un pezzo di cresta iliaca.zoppa e storpia!nn male per una che soffriva di sindrome pronatoria scompensata.il podologo ha detto che e’ come se avessi il piede sempre fratturato.la prego mi dia un aiuto cordiali saluti marina
RISPOSTA
Mi rendo conto del suo disagio ma esprimere un parere e un consiglio senza la possibilita di visionare le radiografie e la Tac e senza poterla visitare mi e quasi impossibileSarebbe interessante sapere se le prescritte suolette sono state realizzate e portate e che risultato anno dato prima di ogni decisione chirurgica che di fronte ad un insuccesso dei plantari diventerebbe essenziale