intervento trocleoplastica

    DOMANDA

    Egregio professore,

    a mia figlia, di anni 21, è stata diagnosticato un grave dismorfismo rotuleo con troclea piatta gin sx e dx.

    Presso un imporante centro ortopedico italiano è statao prospettato un intervento di trocleo plastica e ricostruzione di mpfl ed è in lista di attesa per intervenire sul ginocchio più grave (il dx), mentre altri ilustri ortopedici di Roma consifliano si l’intervento (a cielo aperto), ma di riallineamento del meccanismo estensore. Mi è sembrato di capire che l’intervento di riallineamento interverebbe solo su alcuni fattori che provocano l’instabilità e la lussazione di rotula, e, nello stesso tempo mi si dice che la trocleoplastica è un intervento ormai superato con molte controindicazioni, ma senza specificare quali.

    A chi dare ascolto? Quali sono le posssibilità di successo dei due tipi di intervento?

    Le allego il referto dell’ultima Risonanza magnetica-

    Spero in una sua risposta e la ringrazio per l’attenzione.

    RISPOSTA

    probabilmente si tratta di una lussazione recidivante di rotula per cui si prospetta l’intervento chirurgico. Le due indicazioni sono corrette. Si tratta di due percorsi diversi che possono portare alla stessa soluzione con una buona percentuale di successo. Per esprimere un parere ovviamente bisognerebbe avere altri elementi, in particolare quali sono le problematiche del paziente e la precisa indicazione chirurgica. Comunque personalmente ritengo che questi interventi sia meglio eseguirli non in artroscopia.

    Roberto Danchise

    Roberto Danchise

    SPECIALISTA IN CHIRURGIA DEL GINOCCHIO. Primario dell’unità operativa di chirurgia del ginocchio dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. È nato nel 1946 a Napoli, si è laureato in medicina a Genova e specializzato in ortopedia a Milano. Da trent’anni lavora all’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. È stato presidente della Società italiana di chirurgia del ginocchio dal […]
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