DOMANDA
Gentile Dott. Borsi,
Le scrivo a riguardo delle incoraggianti notizie sentite qualche giorno fa durante un programma televisivo in cui illustravano le nuove tecniche per alleviare i disturbi dovuti a sinusiti di vario tipo, ad esempio il metodo della coblazione.
La mia situazione somiglia a quella delle signore intervistate e sta infatti diventando insopportabile e debilitante: la Sua opinione mi sarebbe di grande aiuto.
Sono una ragazza di 30 anni e soffro da almeno 10 anni di una serie di disturbi a livello respiratorio riconducibile secondo i numerosi otorinolaringoiatri che mi hanno visitato a rinite vasomotoria e/o ipertrofia dei turbinati.
Dopo anni di tentativi con vari medicinali spray cortisonici e non mi è proposto l’intervento chirurgico per ridurre il volume dei turbinati, che ho sempre rifiutato per l’invasivitä e per la dubbia utilitä a lungo termine. Finchè l’anno scorso ho deciso di interrompere con la medicina tradizionale e di provare con i rimedi omeopatici. La situazione non è chiaramente migliorata,
In conclusione, Le sarei veramente grata se potesse offrirmi la Sua opinione oggettiva per capire se ci sono speranze con questo nuovo tipo di tecniche meno invasive.
RISPOSTA
Posso confermarle che, in condizioni di setto nasale in asse o solo modestamente deviato, è possibile procedere ad intervento di decongestione dei turbinati mediante bisturi a radiofrequenze. E’ eseguibile in anestesia locale con sedazione, non richiede tamponamento nasale postintervento e non necessita di ricovero notturno.